28 agosto 2025
Aggiornato 09:30

Card. Bagnasco: Gli adulti siano modello credibile di valori

Altrimenti «fatti gravi e deprecabili quali riporta la cronaca»

Città del Vaticano - Il Cardinale Angelo Bagnasco torna a criticare l'odierno clima culturale privo di nervo etico, che produce «fatti molto gravi e deprecabili, quali ci riporta la cronaca», e «interpella il mondo degli adulti» per l'individuazione di «modelli credibili» necessari a riscoprire valori solidi.

«L'emergenza educativa o urgenza, o sfida educativa, come si vuole dire, provoca anzitutto noi adulti», afferma il presidente dei vescovi italiani in un'intervista all'Osservatore romano', «che dobbiamo essere testimoni credibili. Quindi punti di riferimento, modelli credibili ai quali i giovani possano guardare con fiducia e con attrattiva. Questo è il punto principale. Come ho detto altre volte, il problema fondamentale dei giovani sono gli adulti, siamo noi. Perché io ritengo che nei giovani ci sia un animo, un cuore che cerca ideali grandi per rispondere alla propria vita con generosità e anche con sacrificio». Inoltre, per Bagnasco, è necessario avere «criteri educativi chiari, solidi, che vadano anche controcorrente se necessario, contro le mode dominanti».

Al contrario, «in una cultura fortemente segnata dal relativismo e dall'individualismo - prosegue il presidente della Cei - si vive dentro un'atmosfera dove l'unità della persona si è smarrita. Ora, dentro alla frantumazione, alla divisione della persona, e quindi della società, nessuno vive bene. Ecco allora manifestarsi i sintomi di un disagio profondo che non tarda a produrre fatti molto gravi e deprecabili, quali ci riporta la cronaca. E' - per il porporato - un disagio che nasce dal vivere in una società e in una cultura molto liquida, friabile, dove non c'è nulla di solido su cui poggiare e costruire l'edificio umano. Questo clima culturale interpella il mondo degli adulti, chi ha responsabilità educative, e spinge a prendere sul serio questa urgenza».