26 aprile 2024
Aggiornato 19:00

Immigrati: Ban Ki-Moon condivide preoccupazione Unhcr

Portavoce palazzo di Vetro: «Sui rifugiati fa fede quanto scritto»

ROMA - Sulle politiche di rimpatrio dei clandestini avviate dal governo italiano, il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon condivide dell'Unhcr, che oggi ha espresso «grave preoccupazione». Lo ha precisato un portavoce dell'ufficio del segretario generale dell'Onu, Farhan Haq contattato da Apcom. Per la questione dei rifugiati, si è limitato a dire Haq, «l'Unhcr è l'agenzia guida per l'intero sistema dell'Onu. Di conseguenza, fa fede la dichiarazione del nostro collega dell'Unhcr, Ron Redmond».

Il portavoce di Ban ha quindi rinviato ai contenuti del briefing odierno dell'Unhcr, dove Redmond ha fatto sapere che gli uffici di Roma dell'agenzia hanno scritto al governo italiano. Nella missiva, come riferito da Ginevra, si afferma che «pur tenendo in considerazione i problemi che la migrazione clandestina rappresenta per l'Italia e per altri paesi Ue, resta la grave preoccupazione che la politica che l'Italia sta mettendo in atto metta a rischio l'accesso all'asilo nell'Unione Europea e possa comportare la violazione del principio fondamentale di non respingimento» (non refoulement, ndr) previsto dalla Convenzione sui rifugiati del 1951.

Poi un passaggio in cui l'Unhcr chiede alle autorità del nostro Paese di riammettere i migranti: «In considerazione del fatto che gli Stati sono responsabili delle conseguenze delle loro azioni che colpiscono persone sotto la loro giurisdizione, chiediamo al governo italiano di riammettere quelle persone respinte e identificate dall'Unhcr quali individui che chiedono protezione internazionale. Le loro domande d'asilo potrebbero allora essere determinate in conformità alla legge italiana».

Secondo i dati dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati, nel 2008 oltre il 75 percento di coloro giunti in Italia via mare ha fatto richiesta di asilo e al 50 percento di questi è stata concessa una forma di protezione internazionale. Più del 70 percento delle circa 31mila domande d'asilo nel 2008 in Italia provenivano da persone sbarcate sulle coste meridionali del Paese.