29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Missione ISAF

Afghanistan, La Russa: «Bombardamento Farah incidente gravissimo»

«Ma poteva capitare ovunque, è chiaramente un errore»

ROMA - Il bombardamento delle truppe della coalizione a guida Usa nella provincia di Farah, che ha provocato ieri un centinaio di vittime civili, «è un incidente gravissimo che poteva però avvenire in qualunque area, non necessariamente in quella italiana«. Lo ha spiegato oggi il ministro della Difesa Ignazio La Russa, conversando con i giornalisti alla Camera. «E' stato un bombardamento aereo non mirato, chiaramente un errore perché lì non dovevano bombardare. Diverso sarebbe stato se si fosse trattato di un'azione terrestre«, ha detto il ministro.

La Russa ha quindi confermato che la parte meridionale dell'area ovest affidata agli italiani «è interessata da tempo da una maggiore presenza di insorti che sfuggono dalla pressione dei militari stranieri». «Le forze che abbiamo in quella zona non bastano a contrastarli«, ha affermato il titolare della Difesa. «Allora gli Stati Uniti manderanno un rinforzo in quell'area. La mia preoccupazione è stata dall'inizio, e lo è ancora, di non mischiare troppo gli interventi. Per cui la zona di confine tra ovest e sud è entrata di fatto a far parte della zona sud«.

Il tutto, ha aggiunto La Russa, «fermo restando che, ove richiesto, noi siamo pronti a intervenire anche in quell'area. E siccome il numero di militari italiani, spagnoli e di altre nazioni è inadeguato a coprire tutta la regione ovest, averla di fatto ristretta consente un maggiore controllo del territorio«, senza che vi sia un problema di coordinamento tra le missioni Isaf e della coalizione a guida Usa, «superato e risolto con il comando unificato».