24 aprile 2024
Aggiornato 19:00

Terremoto Abruzzo: la relazione del Presidente della Giunta Marche

Spacca: “Modello Marche esempio concreto di come la pubblica amministrazione possa agire con efficacia e dinamismo al reale servizio del cittadino”

ANCONA - Il modello Marche è un esempio concreto di come la pubblica amministrazione possa agire con efficacia e dinamismo al reale servizio del cittadino: lo ha affermato il presidente Gian Mario Spacca, in apertura dei lavori dell'assemblea legislativa sull«impegno della Regione Marche in occasione del terremoto in Abruzzo. Il presidente ha ricordato l’esperienza della ricostruzione post-terremoto nelle Marche, dove  Regione ed Enti Locali hanno lavorato insieme, superando qualsiasi contrapposizione politica e tutti i provvedimenti sono stati adottati all’unanimità.

Purtroppo nella vicenda abruzzese si intravede – ha aggiunto – l’affermarsi di una possibile tendenza neo centralista che potrebbe far tornare in vita la categoria ormai istituzionalmente superata dell’assistenzialismo.

Ma ci sono segnali positivi, a partire dalla nomina a Commissario straordinario per la ricostruzione dopo il terremoto del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi.

Spacca - che ha ricordato in apertura le circa 300 vittime del sisma e ringraziato tutto il sistema della protezione civile regionale marchigiana e le istituzioni abruzzesi – si è soffermato anche sulla cancellazione nella Finanziaria del fondo regionale per la protezione civile, «che assegnava alle Marche sei milioni di euro, in parte trasferiti agli enti locali e in parte utilizzati per il volontariato, la formazione nelle scuole e le tecnologie. Un taglio che costringerà la protezione civile regionale a ridurre drasticamente la propria attività, anche se le Marche intendono proseguire la collaborazione con l'Abruzzo».

La crisi sismica ha interessato anche la nostra regione colpita nella provincia di Ascoli Piceno. Per questo è stata disposta l’attivazione immediata della sala Operativa Integrata di questa provincia che ha operato per assicurare la tutela della popolazione e accogliere le richieste di sopralluogo agli immobili. 

LE MARCHE PER L’ABRUZZO

La gestione della fase di emergenza – A poche ore dalla forte scossa delle 3:32, la protezione civile marchigiana, è partita alla volta dell’Aquila, anche per raccordare il posizionamento delle unità delle altre Regioni. Inviati moduli per cucine da campo, servizi igienici, materiale vario, medicinali, unità cinofile. Allestito l’ospedale da campo con personale medico e infermieristico, unico presidio sanitario della zona.

L’Ospedale da campo, in Italia «un’eccellenza mobile»- Come è stato definito da tutti coloro che lo hanno visitato. Operativo nella frazione di Coppito, nell’area parcheggio dell’Ospedale abruzzese inagibile al 90%. Struttura di alta specializzazione, fa fronte al primo intervento per poi trasferire i pazienti nei nosocomi con disponibilità di posti, anche marchigiani. Struttura flessibile, con 10 reparti, 1 camera operatoria, 37 posti letto, con strumentazione per radiologie e  TAC. 

La struttura marchigiana ha sostituito quasi completamente le funzioni dell’Ospedale civile aquilano: 68 tra ambulatori e aree specialistiche attivate (farmacia, area trasfusionale, anestesia, pediatria, dialisi, malattie infettive, diabetologia, oncologia, gabinetto d’analisi, dermatologia). La capienza della struttura è poi aumentata di altri 70 posti letto di osservazione. Hanno operato i medici marchigiani in collaborazione con i sanitari dell’ospedale abruzzese. Quasi 3000 trattamenti sanitari, con una media di 150 al giorno. Traumi acuti, ma anche assistenza agli anziani con patologie soprattutto cardiache e polmonari, ai bambini con malattie esantematiche. Inoltre è operativa un’equipe di psicologi.

Il COM 6 (Centro operativo misto) gestito dalle Marche - Dei sette Com operativi in Abruzzo, quello gestito dalle Marche è nella frazione di Navelli, coordinato da funzionari regionali, provvede alle necessità di quattordici comuni ed assiste circa 2000 senzatetto.

I Numeri in Abruzzo -  160 volontari delle Associazioni ARES, CRI, ANPASS, gruppi comunali e associazioni di P.C. (di cui 80 tra medici, infermieri e autisti di ambulanze), 11 ambulanze, 30 funzionari regionali della protezione civile, 12 unità cinofile, 800 i pasti sfornati ogni ora dalle 2 cucine da campo. 107 tende, 4 tendoni adibiti a mensa ed altre attività; 2000 i senza tetto; 50 i tecnici inviati per i sopralluoghi negli edifici; 800 le opere mobili del patrimonio artistico recuperate, catalogate  e messe in sicurezza.

Il coordinamento delle Regioni e degli aiuti - Sotto la guida del capo della Protezione civile regionale, Roberto Oreficini, il coordinamento è stato affidato alle Marche.

Le visite e gli incontri - L’ospedale da campo è stato visitato da molti esponenti istituzionali, religiosi e politici, a cominciare dal presidente della Camera, Gianfranco Fini. In visita anche il presidente della CEI, cardinale Angelo Bagnasco, il segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, accompagnato dal segretario personale di Papa Benedetto XVI, Padre George Genswein e monsignor Claudio Giuliodori, arcivescovo di Macerata e presidente della commissione cultura e comunicazioni sociali della Cei. Inoltre, Piero Fassino, Rosy Bindi, Raffaele Bonanni, Maria Pia Garavaglia, Giuseppe  Fioroni e Guido Bertolaso.

Spacca ha incontrato il premier Silvio Berlusconi, a margine della cerimonia religiosa celebrata per i funerali di Stato delle vittime del terremoto.