24 aprile 2024
Aggiornato 14:00

25 Aprile, Formigoni contestato. Il Presidente: «Non temo fischi»

«Nel '68 mi opponevo a chi ci zittiva»

Milano - Il presidente delle Regione Lombardia, Roberto Formigoni, si dice «molto soddisfatto» del suo intervento dal palco di Piazza Duomo per la Festa della Liberazione, nonostante la sua voce sia stata coperta da una pioggia di fischi. «Sono molto soddisfatto di aver portato un grosso contributo affinché il 25 aprile non sia più di una parte sola», ha detto ai piedi del palco da dove ha proseguito scortato dalle forze dell'ordine.

«Non temo ii fischi, non ho paura delle contestazione visto che ho fatto il Sessantotto e allora mi opponevo a chi cercava di impedirci di esprimerci». Quanto al suo intervento e al riferimento ai repubblichini il presidente lombardo ha detto che da quella parte c'erano anche «giovani idealisti ma il giudizio è netto e non revisionabile» e cioè che stavano dalla parte sbagliata.

Aspre contestazioni avevano salutato il presidente della regione Lombardia, non appena aveva preso la parola dal palco allestito in piazza Duomo per le celebrazioni del 25 aprile. Nonostante i fischi Formigoni aveva continuato a parlare davanti ai manifestanti che questo pomeriggio hanno sfilato da Porta Venezia.

Già durante il corteo il presidente della Lombardia era stato fatto oggetto di fischi e contestazione. «Il nostra popolo conferma la nostra scelta democratica e la propria scelta antitotalitaria - ha detto Formigoni scatenando i fischi della piazza - . Il sentimento antitotalitario è la vera natura del 25 Aprile«