19 aprile 2024
Aggiornato 11:00

Sisma Abruzzo, Berlusconi: Via dalle tendopoli entro autunno

«Aiuti al 33% a chi ricostruisce». Gag con sfollati e bambini

L'AQUILA - Questa volta il viso non è scuro e tirato come nei giorni passati. Anzi. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, torna per la sesta volta in Abruzzo e sembra avere tutta l'intenzione di `importare' anche nelle zone terremotate quella `strategia dell'ottimismo' che da mesi va sponsorizzando come antidoto per uscire dalla crisi economica.

Sarà anche perchè ieri nel paesino di Poggio Picenze trenta bambini, seppure all'interno di tre tende, sono tornati tra i banchi. Di certo il premier, appena arrivato nel campo sportivo dove sorge la struttura (per la verità con due ore di ritardo rispetto al programma), mostra subito l'intenzione di inviare messaggi positivi: «le tendopoli saranno chiuse prima che arrivi l'autunno», «siamo sereni, i fondi sono stati individuati», «lo Stato darà aiuti fino al 33% a chi vuole ricostruirsi la casa», «non ci sarà speculazione, né mafie».

Ovviamente Berlusconi non può eludere la polemica sul mancato election day, tema sensibile come dimostrato anche da uno sfollato che poco prima dell'arrivo del premier aveva contestato il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. Il Cavaliere spiega che non si poteva rischiare che la Lega facesse cadere il governo e che comunque le polemiche sulle cifre che si sarebbero risparmiate sono «fuori luogo» anche perchè quelle che circolano sono «lontanissime» dalla realtà. Parole che sembrano una replica alla reprimenda fatta ieri dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, ancora più che all'opposizione. Circostanza che però il premier poco dopo nega.

D'altra parte, Berlusconi ci tiene a spiegare che quello del reperimento di fondi non è un problema. «Per quanto ci riguarda - afferma - stiamo lavorando con esiti che lasciano ben sperare, sia sul piano della ricostruzione che sui fondi che abbiamo praticamente individuato. Siamo sereni al riguardo». Poi sottolinea che quella di tassare i ricchi `una tantum' è solo una proposta «evocata da qualcuno» ma su cui nulla si è deciso e che anche «l'ipotesi del 5xmille non deve togliere agli altri, come le Onlus». Non ragionevole, spiega ancora, è cercare di quantificare adesso l'entità dei danni. Di più il presidente del Consiglio non aggiunge, ma annuncia che domani ci sarà un vertice sull'argomento.

Intanto però continua a fare promesse agli sfollati abruzzesi. Assicura che il governo non costruirà baraccopoli ma case «esteticamente apprezzabili» e pure dotate di pannelli solari. Garantisce che la ricostruzione delle case avverrà entro la fine dell'estate e che le tendopoli saranno smantellate prima dell'autunno. E poi ricorda che l'esecutivo darà incentivi a chi vorrà ristrutturare o ricostruire la casa da sè ma aggiunge che gli aiuti del governo arriveranno «al 33%» e che in più saranno concessi mutui «fino al 50% con un tasso al 4%».

Che il premier questa volta sia tornato in Abruzzo con l'intenzione di spargere buon umore, comunque, lo si capisce anche dalla quantità di battute e gag che 'regala' a destra e sinistra prima tra gli alunni della scuola, poi tra sfollati e volontari della tendopoli di Picenze dove il battaglione San Marco ha costruito un ospedale da campo.

Con i bambini della scuola-tenda di Poggio Picenze il premier `sale in cattedra', regala magliette di Juventus e Milan, palloni da calcio e football, recita la poesia `Rio Bo' di Palazzeschi come se lui stesso fosse tornato tra i banchi, fa autografi e foto ricordo. Immancabile anche una battuta sull'età. E così a una signora anziana che lo esorta a pensare ai giovani perché «noi la nostra vita l'abbiamo fatta», il premier replica: «Pensi per lei».

Battute a go-go anche nella tendopoli di Picenze. Il Cavaliere scherza sull'«occhio vispo e la penna lunga» degli alpini e consiglia alle donne di stare attente alle loro «promesse che sono peggio di quelle dei marinai». Poi addirittura autocita la sua famosa frase su Obama quando apostrofa con l'aggettivo «abbronzato» un prete e una donna di colore.

La sesta giornata del premier nelle zone del sisma si conclude con un briefing con la Protezione civile nella Scuola della Guardia di Finanza di Coppito e con un sopralluogo nel centro storico dell'Aquila con il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi. Berlusconi improvvisa una mini riunione seduto sulla scalinata della Chiesa di San Bernardino e assicura che sarà fatta una «lista nozze» delle opere da salvare. E replica pure all'opposizione: «Venerdì faremo qui il Consiglio dei ministri» e «non sarà una passerella».