29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Sisma Abruzzo

Berlusconi torna all'Aquila, Pd: Basta passerelle

Prossima settimana Cdm in zone terremoto. Fini apprezza

L'AQUILA - Dopo due giorni di relax in Sardegna e uno di lavoro a Roma, il presidente del Consiglio torna nelle zone colpite dal terremoto. Domani il premier sarà all'Aquila dove - è stato già stabilito - la prossima settimana si terrà anche il consiglio dei Ministri. Una decisione questa che riceve l'apprezzamento del presidente della Camera, Gianfranco Fini, ma viene contestata duramente dal Partito democratico che la definisce «una passerella».

«Ho avuto qualche dubbio sentendo il presidente del Consiglio che invitava i politici a non andare a fare passerelle mediatiche in Abruzzo e sentendo che poi ha annunciato che il prossimo Consiglio dei ministri si terrà all'Aquila», sottolinea il segretario dei democratici, Dario Franceschini. «Il governo - aggiunge - può adottare tutti i provvedimenti necessari a Palazzo Chigi. Andare all'Aquila sa molto di passerella. E' difficile dire di no alle passerelle e contemporaneamente annunciare un'operazione che ha tutte le caratteristiche di un'operazione di immagine».

Rincara la dose Massimo D'Alema che parla di «passione mediatica irresistibile» del premier che vuole «riempire il televisore» e osserva che «non c'è alcun bisogno di occupare tutti i telegiornali perchè questo non aiuta i terremotati». La risposta del Pdl non si fa attendere: «L'unica passerella che si è vista finora all'Aquila - afferma Italo Bocchino - è stata la visita di Franceschini. Chi ha compiti di governo o istituzionali ha il dovere di mostrare vicinanza anche fisica alle popolazioni colpite dal sisma. Chi invece, come Franceschini, non ha compiti né di governo né istituzionali con la sua presenza fa soltanto passerella politica demagogica ed inutile».

Gli fa eco il vicepresidente dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello: «Tenere il Consiglio dei ministri all'Aquila è il segno che lo Stato esiste e che è vicino ai suoi cittadini più deboli e che hanno più bisogno. Il fatto che la sinistra non riesca a comprenderlo e parli a sproposito di passerella nonostante la presenza legittima e doverosa dei suoi esponenti nei giorni scorsi e ancora oggi nei luoghi della tragedia è il segno di una evidente deriva protestataria».

E proprio un rappresentante del Pd - Pierluigi Bersani, oggi sui luoghi del terremoto - arriva un invito a placare i toni: «Sul terremoto sappiamo bene che non si deve litigare. In questa fase vogliamo dialogare e collaborare con il governo. Ci limitiamo a dire che è necessario fare un piano partecipato per questa seconda fase dell'emergenza che andrà avanti fino al prossimo inverno». Passerella o no, tuttavia, il Cdm all'Aquila ha l'avallo autorevole della terza carica dello Stato: per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, oggi in visita in Sicilia, si tratta di una «iniziativa di significato simbolico».

La scelta di riunire il Cdm in Abruzzo per Fini serve a «dimostrare alle popolazioni che nonostante sia finita l'emergenza non cessa l'attenzione delle istituzioni a partire dal governo».