19 aprile 2024
Aggiornato 10:00

Giustizia, Alfano: l'Europa ha ragione

«Nostra riforma darà processi rapidi e giusti»

ROMA - «L'Europa ha ragione, ha detto ciò che noi diciamo da dieci mesi. Per questo motivo, abbiamo cominciato con la riforma del processo civile e ci battiamo perché l'informatizzazione diventi la leva dell'efficienza e la regola di comunicazione nell'ambito del processo». Lo afferma il ministro della Giustizia Angelino Alfano in merito alla nota del Consiglio di Europa sulla durata dei processi.

RIFORMA - «Il Consiglio di Europa – continua il Guardasigilli – incoraggia le autorità italiane a proseguire lungo la strada già intrapresa e dà atto al nostro governo dei notevoli sforzi compiuti con le leggi relative ai progetti di riforma dei codici di procedura civile e penale. Nell'ottica di questi precisi obiettivi, attueremo una importantissima opera di digitalizzazione, puniremo le parti che giocano a rallentare i tempi del giudizio, favoriremo la mediazione per evitare che tutto vada al contenzioso e siamo fiduciosi di riuscire a ottenere un processo giusto e rapido. Occorreranno, quindi, soluzioni non solo per velocizzare i processi che nascono, ma anche l'immane carico di arretrato che, come uno zaino di piombo, grava sulle spalle della giustizia italiana. Peraltro, con riferimento alle indicazioni del Consiglio di Europa sulla cosiddetta legge Pinto, va sottolineato che il problema è stato già affrontato dal governo italiano che ha previsto una nuova disciplina all'interno del disegno di legge di riforma del processo penale».

«Siamo dunque lieti – conclude Alfano – dell'incoraggiamento che proviene dall'Europa, che conferma sia la nostra diagnosi sullo stato della giustizia italiana che la nostra terapia e andremo in Europa a spiegare i contenuti delle nostre riforme».