Mafia, Gela: Carabinieri arrestano 7 esponenti del clan Stidda
La banda progettava sequestro lampo di un banchiere siciliano
CALTANISETTA - Questa notte i carabinieri della Compagnia di Gela, insieme al reparto operativo del Comando provinciale di Caltanissetta, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sette persone affiliate al clan mafioso chiamato «Stidda», ritenute responsabili di associazione mafiosa finalizzata alla commissione di reati contro la persona e il patrimonio.
Le indagini hanno ricostruito l'organigramma di un'associazione mafiosa operante a Gela e in altre parti del territorio nazionale, dedita alla progettazione di rapine a mano armata e di sequestri di persona lampo. L'operazione, chiamata «Caiman», ruota intorno ad un pregiudicato, Vincenzo Pistritto, personaggio di spicco della stidda gelese, indicato come tale da diverse e convergenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Insieme ai suoi complici, aveva ideato e materialmente pianificato, con vari sopralluoghi, diverse rapine, con la disponibilità di armi da fuoco ed esplosivo al plastico, e sequestri di persona ai danni di un noto banchiere siciliano.
Per queste due ultime azioni, Pistritto aveva ottenuto il coinvolgimento di un ex brigatista, Calogero La Mantia, nato a Sommatino ma residente a Gela, arrestato negli anni '70 per terrorismo, quale affiliato alla colonna milanese, ma da vent'anni circa rientrato a Gela. Alle 11 si terrà una conferenza stampa presso il comando provinciale dei carabinieri di Caltanissetta.