29 marzo 2024
Aggiornato 12:30

Aids, Osservatore Romano: Nei media si parla di un altro viaggio

«Notizie confezionate, distorti i fatti e polemiche fino a insulto»

Città del Vaticano - «Dall'Africa e in un'ottica africana la visita di Benedetto XVI appare molto diversa da quella che è stata rappresentata su molti media soprattutto europei, al punto da sembrare un altro viaggio». E' il duro editoriale dell'Osservatore Romano, a firma del suo direttore Giovanni Maria Vian.

Un viaggio, si legge sul giornale vaticano, «diverso da quello che risulta dall'appiattimento brutale e propagandistico sulla questione dei metodi per contrastare l'Aids: una malattia che è una priorità drammatica per il continente africano, come sanno bene le persone e istituzioni, cattoliche e non, che da anni sono impegnate sul campo nella lotta a questo flagello». «Solo da lontano - afferma - si può pensare che la Chiesa non stia facendo anche in questo campo tutto quanto si può fare. E con buoni risultati.

Ancora una volta il Papa lo ha ripetuto e mostrato visitando a Yaoundé i malati e coloro che spendono la vita per stare loro vicini. Non bisognerebbe dunque ignorare queste realtà, che cercano di contrastare il male. Con realizzazioni di solidarietà che sono sotto gli occhi di chi è disposto a guardare appena più in là del proprio benessere, senza fermarsi a notizie confezionate in modo da suscitare sensazione. Si può certo dissentire dalla visione cattolica, ma perché - come si è fatto - polemizzare fino all'insulto e alla distorsione dei fatti?» «Il viaggio africano del vescovo di Roma in Camerun e Angola - prosegue Vian - è davvero un altro viaggio».

«Questo è il viaggio di Benedetto XVI - ammonisce il quotidiano della Santa Sede - una visita a due grandi Paesi per mostrare vicinanza e affetto all'intera Africa, continente sfruttato da vecchi e nuovi colonialismi, anche culturali, e in genere dimenticato dall'informazione internazionale. Ma che è giovane e vitale, aperto al futuro e alla speranza. Il Papa è qui per rendere testimonianza a Cristo e incoraggiare i popoli africani a essere se stessi in una convivenza giusta e pacifica. Ma questo forse non piace a molti: quelli appunto che hanno voluto vedere un viaggio diverso, ben lontano dalla realtà».