28 agosto 2025
Aggiornato 09:30

Federalismo, è la chiave per la libertà del Paese

Così Marco Reguzzoni, vicecapogruppo dei deputati della Lega Nord, apre la discussione sul federalismo fiscale

«Intervenire oggi in questa aula è per me è una grande emozione. Esprimo un ringraziamento sincero non di maniera ma di sostanza, ai Ministri Bossi e Calderoli. Al primo per tutta la sua vita, perché ha voluto dedicarla al raggiungimento della nostra libertà. Ad entrambi per la pazienza, la costanza e la tenacia nell´ascoltare, nel recepire, nello spiegare a tutti le ragioni del federalismo».

Così Marco Reguzzoni, vicecapogruppo dei deputati della Lega Nord, apre la discussione sul federalismo fiscale. «Ci sono milioni di persone che guardano a questa proposta del governo come una delle ultime possibilità di cambiamento. Sono decenni che combattiamo per la nostra libertà. Libertà di fare, di intraprendere, di muoversi a livello economico senza il peso di una enorme macchina statale che opprime e schiaccia. Libertà di insegnare ai nostri figli la nostra storia e la nostra tradizione senza programmi che uniformano e sviliscono le nostre peculiarità. Libertà di organizzarci come vogliamo, senza regole centralistiche uguali per tutti dalla Sicilia alla Val d´Aosta. Ma anche la libertà di non mantenere intere generazioni di persone indolenti e incapaci, senza l´obbligo di provvedere - in nome di una inesistente solidarietà - a politiche di assistenzialismo. Un assistenzialismo che poi diventa malaffare, intreccio di interessi tra eletto ed elettore, scambi di favori: in una parola: mafia. Qui subentra quindi il senso di giustizia, l´altro problema del nostro paese, forse il principale. Perché non è giusto che vengano premiati i peggiori. Meno si lavora più si ha diritto a ricevere.. Vogliamo dirvi che la gallina ha smesso di fare le uova d´oro e che - semmai riprenderà a farle - un po´ vuole tenerle per sé ! Ci ha mossi e ci muove il senso di giustizia e la voglia di libertà, sia dentro che fuori l´economia. Nella scuola, nell´amministrare i nostri comuni e gli enti locali, nell´organizzare le forme di solidarietà e i nostri spazi culturali. Gli alleati di governo sembrano aver capito le nostre ragioni. Spero che le capiscano anche la sinistra e più in generale il sistema centrale. Il movimento federalista ha profonde radici nei padri fondatori del socialismo. Noi abbiamo sempre detto che con questa sinistra statalista non è possibile nessun accordo. Ma Statalismo è frutto del consociativismo, una peculiarità storica del nostro paese e che speriamo venga superata. Anzi auspichiamo che venga superata.

Centralismo e statalismo sono sinonimo della destra e dei conservatori in molte parti del mondo: potrà avvenire anche nel nostro paese che autonomia e il federalismo divengano patrimonio delle forze riformiste? John Lennon è una vostra icona e cantava «Imagine there´s no countries». E poi il socialista Proudhon scriveva «l´Italia è federale per la costituzione del suo territorio, per la diversità dei suoi abitanti, la natura del suo genio, i suoi costumi, la sua storia. E´ federale in tutto il suo essere e lo è stata dall´eternità.» Anche da noi la sinistra finirà di difendere le forze stataliste e centraliste e riscoprirà le autonomie locali? Vincerà la sinistra dei sindaci e del territorio? Vedremo anche da noi una sinistra federalista? Sinceramente me lo auguro. Significherebbe che la sinistra ha riscoperto la parte dei più deboli, ma vorrebbe anche dire che una parte importante di questo sistema avrà capito la necessità di una riforma autenticamente federale. Certamente poi vi è anche un sistema centrale, quell´insieme di uomini, istituzioni e linee di pensiero che regge le sorti della repubblica. Noi abbiamo bisogno che il sistema capisca le ragioni del federalismo. Cioè che questo sistema politico capisca che bisogna arrivare allo stato federale. Il nostro è un sistema che è capace di annacquare, stravolgere, bloccare. Potete trovare cento, mille modi per bloccare quanto di positivo vi è oggi proposto dal governo,dal ministro Bossi. Per questo è importante non il contenuto, ma il principio. E per questo importante il ragionamento. Bisogna convincere. Per questo la Lega oggi ha un atteggiamento di reale attenzione e vuole non solo ottenere, ma anche convincere. Si tratta di una occasione per il cambiamento, una occasione che il Sistema ha per cambiare. Non sta a me dire se sarà l´ultima occasione. Certamente noi faremo di tutto per renderla reale, e lo facciamo con la logica e la convinzione dei forti e di chi sa di aver ragione. Arriviamo qui dopo un percorso di tanti anni, che per chi parla è durato tutta la vita. E in questo momento, su questo provvedimento, non parlano i singoli deputati della Lega. Ognuno di noi ha dietro un percorso di anni e di centinaia, migliaia di persone che hanno creduto e credono nella speranza di cambiamento. Insieme siamo milioni».