19 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Testamento biologico

“La legge non intacchi la laicità dello Stato”

Così Antonio Palagiano, capogruppo Idv in Commissione Affari sociali, commenta la drammatica vicenda che in queste ore ha tenuto appesa l’Italia

«Sono scandalizzato e amareggiato di fronte al vociare, spesso sconsiderato, che in queste ore ha invaso il nostro Paese e sono soprattutto sconvolto da come questo Governo abbia in ogni modo cercato di strumentalizzare un dramma privato ed umano per inasprire un clima politico già teso», così Antonio Palagiano, capogruppo Idv in Commissione Affari sociali, commenta la drammatica vicenda che in queste ore ha tenuto appesa l’Italia.

«Una legge che disciplini in maniera chiara ed esaustiva i trattamenti di fine vita ed il testamento biologico nel nostro Paese non credo sia più rinviabile – continua Palagiano – ma credo che, in un momento come questo, ci sia bisogno di una profonda riflessione poiché, come in tutti i casi accompagnati da un grande clamore mediatico e da tanta partecipazione, si corre il rischio di varare un provvedimento emotivo, ingiusto e restrittivo».

«Il DDL che si sarebbe andati ad esaminare, con una fretta ingiustificabile per una norma di tale portata, avrebbe, a mio avviso, sancito la fine della laicità del nostro Paese, dimenticando che lo Stato è laico per statuto perché composto da credenti, non credenti e diversamente credenti. Ed è invece partendo da questo presupposto e dal principio indiscusso della libertà di scelta e del diritto alla vita sancito dalla nostra Costituzione – conclude il deputato dell’Idv – che si deve partire per regolamentare una materia così complessa».