28 agosto 2025
Aggiornato 09:30
Clandestini denunciabili dai medici

Giaretta: «Rischi sanitari per le nostre comunità»

Lo denuncia Paolo Giaretta, senatore e segretario del PD veneto, che punta il dito contro alcune norme contenute nel disegno di legge sulla sicurezza, approvato questa mattina dal Senato

«Ci sono norme-manifesto che ledono i diritti fondamentali dell’uomo senza garantire più diritti ai cittadini. È il caso dell’emendamento voluto dalla Lega Nord, che dà la possibilità ai medici di denunciare i clandestini che ricorrono ai servizi sanitari per curarsi: lede un diritto fondamentale, com’è il diritto ad essere curati, al di là della provenienza e del colore della pelle e dello status giuridico, senza portare alcun beneficio alla comunità, anzi: saremo tutti meno sicuri sul piano sanitario».

Lo denuncia Paolo Giaretta, senatore e segretario del PD veneto, che punta il dito contro alcune norme contenute nel disegno di legge sulla sicurezza, approvato questa mattina dal Senato.

«Ancora una volta il Carroccio, per danneggiare gli immigrati, danneggia tutti, dimostrando una terribile miopia politica, oltre che un disprezzo dell’uomo – continua il leader dei democratici veneti - Dare la possibilità ai medici di denunciare i clandestini infatti è un grave danno anche alle nostre comunità perché curando loro tuteliamo anche la nostra salute. Infatti se i clandestini, per paura di essere denunciati, non ricorreranno più alle cure sanitarie, non potremo tenere sotto controllo le malattie di cui possono essere portatori. Aumenterà il rischio di contagi, di epidemie. Si alimenta inoltre una sorta di sanità parallela, non controllata, che alimenta altra illegalità».