3 maggio 2024
Aggiornato 15:30

Minniti: «Sicurezza è tema serio, basta con politica degli annunci»

«E’ stupefacente la superficialità con la quale il presidente del Consiglio affronta un tema così delicato come quello della sicurezza dei cittadini»

«E’ stupefacente la superficialità con la quale il presidente del Consiglio affronta un tema così delicato come quello della sicurezza dei cittadini.
Negare la gravità degli atti di violenza accaduti a Roma in questi giorni, in particolare contro le donne, lascia sbigottiti. Invece di intervenire sulla realtà la si ignora dicendo che non si può fare nulla per prevenire. Una cinica resa di fronte alla violenza. Cosi come dire che a Lampedusa è tutto sotto controllo proprio mentre stamane gli immigrati sono fuggiti dal centro di accoglienza è al di là del bene e del male».

Così Marco Minniti, ministro dell’Interno del governo ombra, commenta le dichiarazioni di questa mattina del presidente del Consiglio in tema di sicurezza.

«Di fronte a quanto è successo – prosegue Minniti – mi sarei aspettato, al di là della politica degli annunci, un piano organico e completo sulle questioni della sicurezza. Si tratta, se si vuole affrontare il tema di un miglior controllo del territorio, di mettere le forze di polizia nelle condizioni di poterlo fare e, quindi, di affrontare con serietà il tema dei tagli ai finanziamenti sulla sicurezza».

«L’idea di utilizzare i militari contro la criminalità diffusa è un’idea sbagliata e che, peraltro, sinora non ha funzionato. D’altro canto vorrei ricordare al presidente del Consiglio che i nostri militari svolgono una preziosissima ed insostituibile funzione nelle missioni all’estero nelle quali sono impegnati, altro che fare la guardia nel deserto dei Tartari! E 30 mila militari, tre volte tanto quelli che sono adesso impegnati in missioni internazionali, per il controllo delle città sarebbe una misura senza precedenti, costosissima e da Stato d’assedio. E meno male che secondo Berlusconi è tutto sotto controllo».