3 maggio 2024
Aggiornato 08:00

Touadi: «Alemanno per sicurezza serve serietà e rigore»

Così Jean Leonard Touadi, deputato del Pd ed ex assessore alla sicurezza del Comune di Roma, commenta i gravi fatti di cronaca che si sono verificati in questi giorni nella Capitale

ROMA - «Il sindaco Alemanno rimane vittima delle sue stesse speculazioni. La destra nella campagna elettorale ha usato questi temi come una clava, facendo un vero sciacallaggio. Oggi quella disinvoltura gli si ritorce contro».
Così Jean Leonard Touadi, deputato del Pd ed ex assessore alla sicurezza del Comune di Roma, commenta i gravi fatti di cronaca che si sono verificati in questi giorni nella Capitale.

«La sicurezza e i flussi migratori vanno affrontati con la determinazione non con gli annunci, proprio come Roma ha fatto tra il 2001 e il 2007. Quando scoppiò l’emergenza rom dovuta all’ingresso di flussi incontrollati dopo l’ingresso nell’Unione Europea della Romania, il Comune di Roma attuò una politica ben diversa. Se a giugno 2007 avevamo censito 7.600 persone negli insediamenti abusivi ad aprile 2008 ne erano rimaste 2.500».

«Un calo continuo dovuto al lavoro costante con i vigili urbani e della questura per effettuare un vero censimento e non la raccolta delle impronte digitali sbandierata da Alemanno che ci ha permesso di sapere chi ci fosse nei campi».

«Abbiamo attivato i rimpatri volontari andando campo per campo a chiedere chi volesse tornare nel proprio Paese. Mentre ricordo che nel 2005 si chiuse il campo di Vicolo Savini, il più grande insediamento abusivo con oltre 1.000 persone. Un lavoro coordinato da un pool di cui faceva parte il gabinetto del sindaco e la prefettura, e che insieme all’AMA ci ha permesso di riqualificare le aree chiuse, così come le sponde del Tevere e di parte dell’Aniene e di vigilare costantemente arrivando fino a 200 interventi al mese sui bivacchi nelle periferie. Ma gli sgomberi sono sempre stati fatti con il rigore necessario e la solidarietà con chi era davvero in difficoltà».

«Il tema della sicurezza che la drammatica sequenza di fatti di cronaca delle ultime settimane ha riproposto a Roma si deve affrontare senza demagogia ma con serietà. Ad Alemanno gioverà ricordare che è così che si affrontano le emergenze, non con gli spot, con l’esercito impiegato non si sa bene dove e con i manifesti tanto trionfalistici quanto immotivati lungo le strade».