28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Piano carceri

Alfano: «Approvato il piano carceri per 60 mila detenuti»

«Non c’è motivo che i detenuti a bassa pericolosità siano ristretti come quelli ad alta pericolosità. Con le attuali strutture tutto ciò non è possibile»

«Abbiamo la necessità di edificare strutture penitenziarie in ogni parte d’ Italia e abbiamo concretamente avviato questa strada perché pensiamo sia l’ unica per realizzare l’ obiettivo dei circuiti differenziati: non c’ e’ motivo che i detenuti a bassa pericolosità siano ristretti come quelli ad alta pericolosità. Con le attuali strutture tutto ciò non e’ possibile». Così si è espresso il ministro della Giustizia Angelino Alfano che ha spiegato l’ obiettivo del piano carceri approvato dal Consiglio dei Ministri.

«La realizzazione di nuove strutture, che non risponderà ai canoni di edificazione di bastioni ottocenteschi potrà aprire la via alla realizzazione dei circuiti differenziati per fare in modo che a ciascun detenuto sia attribuita una modalità di espiazione della pena confacente alla suo grado di pericolosità per la società »

Alfano ha osservato che i nuovi penitenziari accoglieranno in modo regolare oltre 60mila detenuti (attualmente i posti regolamentari sono 43mila). L’ultimo dato parla di 58.200 detenuti in Italia e il piano approvato in Cdm «permette di stare al passo con i tempi, di rispondere alle urgenze che causano un aumento dei detenuti e di salvaguardare sempre la dignità dei detenuti».

Il nostro Guardasigilli ha spiegato che i nuovi edifici dovranno essere «eco-compatibili, cioè a emissioni zero» mentre le risorse per finanziare il piano potranno essere reperite per tre canali: «La cassa delle ammende - la corsia preferenziale che consente l’accesso ai fondi previsti dal decreto anticrisi - e il ricorso a finanziamenti privati come accade in tanti paesi occidentali attraverso lo strumento del ’project financing’. questa strada e’ stata battuta anche in passato ma non e’ stato centrato l’obiettivo. Sottoporremo all’attenzione degli imprenditori italiani questa opzione e lo faremo con maggiore concretezza quando il piano sarà redatto».