27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Conferenza stampa del ministro dell'Interno al termine del Consiglio dei ministri

Maroni: «Operativo il centro di identificazione e espulsione a Lampedusa»

Un decreto-legge accorperà elezioni europee e amministrative a sabato 6 e domenica 7 giugno. Immigrazione: «Abbiamo portato a Lampedusa le commissioni per valutare le richieste di asilo: su circa 800 domande, ne sono state accolte 377»

Le elezioni europee e amministrative si terranno il 6 e il 7 giugno. Lo ha stabilito un provvedimento approvato oggi dal Consiglio dei ministri. «Il decreto-legge approvato - ha spiegato il ministro dell'Interno Roberto Maroni nella conferenza stampa a Palazzo Chigi - era necessario per anticipare al sabato pomeriggio, dalle 15 alle 22, la mezza giornata che di solito si svolge il lunedì mattina, perchè nelle elezioni europee i seggi si devono chiudere la domenica sera».
«E' un decreto-legge tecnico che non modifica la legge elettorale - ha aggiunto - riguarda solo questo aspetto della procedura».

Il ministro ha svolto un'ampia relazione sull'immigrazione al Consiglio dei ministri che «ha approvato la mia linea di rigore» e la decisione di espellere gli immigrati irregolari direttamente dall'isola, dando il via libera all'attivazione di un «Centro di identificazione ed espulsione a Lampedusa che affiancherà da oggi il centro di accoglienza».

«Il Centro è operativo da questa mattina - ha detto Maroni - si trova in una vecchia base militare all'estremità occidentale dell'isola, lontanto dai centri abitati, e vi sono già stati trasferiti i primi cittadini extracomunitari per l'identificazione».

Il ministro ha dunque deciso di mantenere gli immigrati nell'isola. Maroni ha ricordato che a Lampedusa sono presenti «1.677 cittadini extracomunitari» e che dal primo gennaio si è proceduto al «rimpatrio di 150 persone», egiziani e nigeriani, direttamente dall'isola. «Abbiamo portato a Lampedusa - ha spiegato il ministro - le commissioni per valutare le richieste di asilo: su circa 800 domande, ne sono state accolte 377. Questi verranno portati nei Centri adibiti per i richiedenti asilo. Sono solo coloro che vengono da Paesi nei quali ci sono situazioni di guerra. Ciò garantisce che chi richiede asilo effettivamente abbia i requisiti».

«Da Natale ad oggi - ha dichiarato - 343 minori sbarcati a Lampedusa sono stati portati in centri per minori». Il ministro ha poi annunciato che l'Unione europea ha concesso all'Italia 157 milioni per gestire le politiche di immigrazione «71 milioni concessi per il piano di rimpatri e 96 milioni per progetti di integrazione di cittadini comunitari che hanno il diritto di restare in Italia».

Entro febbraio sarà quindi concluso il piano di rimpatri da Lampedusa. «La prossima settimana - ha informato Maroni - vado in alcuni dei Paesi con i quali abbiamo accordi di cooperazione per i rimpatri allo scopo di rafforzare gli accordi e consentire l'accelerazione delle procedure di rimpatrio. L'obiettivo è completare in poche settimane il piano di rimpatri dei clandestini sbarcati a Lampedusa».

Piena attuazione all'accordo con la Libia per il pattugliamento delle coste mediterranee. «Il Parlamento approverà l'accordo la prossima settimana - ha affermato - è un trattato di amicizia che consentirà di ridurre drasticamente gli arrivi a Lampedusa».

Sull'ultimo caso di stupro nella zona di Roma Maroni ha detto che «sono fatti gravissimi, che richiedono un maggiore controllo del territorio», ricordando il programma di impiego dei militari in città, giunto ora alla seconda fase e al secondo semestre di attività. «Ho detto oggi in Consiglio dei ministri - ha dichiarato - che nei prossimi giorni convocherò una riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza, per capire come disporre meglio i soldati».

«Abbiamo dispiegato 3.000 militari nelle città - ha concluso Maroni - con eccellenti risultati, è stato avviato il processo di realizzazione di sistemi di sicurezza urbana, come la videosorveglianza: occorre continuare ed intensificare l'azione».