29 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Illustrato alla stampa

Progetto di riforma delle strutture amministrative della Giunta

«Quello della struttura elefantiaca - ha detto il presidente Loiero nell’introdurre i lavori - è stato per noi un assillo costante»

Il Presidente della Giunta Agazio Loiero e l’assessore al Personale Liliana Frascà hanno illustrato ai giornalisti il progetto per la nuova struttura organizzativa della Regione approvato ieri dall’Esecutivo regionale.
«Quello della struttura elefantiaca - ha detto il presidente Loiero nell’introdurre i lavori - è stato per noi un assillo costante. Il problema del personale ce lo siamo posti già al momento dell’insediamento, nel 2005, perché siamo consci che è questo elemento a rendere dinamico ed efficiente un ente. Il lavoro adesso avviato mira proprio ad avere, entro la fine della legislatura e per l’inizio della prossima, una Regione snella e funzionale che risponda meglio agli stimoli».

Riforma ineludibile - Dal canto suo l’assessore Frasca ha affermato che la riforma dell’ordinamento è ineludibile. «Dobbiamo essere in grado di contare – ha detto - su una struttura burocratica moderna in grado di rispondere alle attuali necessità, ma anche e soprattutto a quelle che verranno con l'avvento del federalismo fiscale. Siamo consapevoli che è difficile modernizzare una macchina che è avviata da tempo e sappiamo anche di dovere fare i conti con una storia che non riguarda solo la Calabria ma tutto il Meridione. Costruire una Regione moderna significa valorizzare al massimo chi in questo ente ha lavorato e lavora con grande responsabilità. In questo senso l’attività di formazione sarà mirata non solo a professionalizzare ma anche a valorizzare quello che c’è. L'assessore Frascà ha annunciato, poi, che a breve riprenderà la discussione con il sindacato. «Il modello organizzativo - ha aggiunto infine - è stato fatto comunque sulla base di stretti contatti con i Dipartimenti per mettere in evidenza i punti di debolezza che impediscono di avere a che fare con una macchina efficiente. Stringeremo molto sui Dipartimenti, che saranno per aree inserendo elementi di maggiore managerialità e una migliore distribuzione delle responsabilità».

Il Piano di riassetto, messo a punto dopo un’analisi organizzativa e di attività di screening, prevede anche la riorganizzazione della dirigenza e del personale.
Nello specifico, i Dipartimenti passeranno dagli attuali quindici a sette, i settori/Aree da 52 a 11+1, mentre i servizi che sono 112 potrebbero restare tali.
Pertanto, il nuovo modello di dipartimentalizzazione risulta così concepito: Area Presidenza (controllo strategico e comunicazione istituzionale e sociale/relazione con stakeholders, rendicontazione sociale-funzione di area); Dipartimento I (Area I: programmazione, ricerca e innovazione; Area II: patrimonio, finanza e bilancio); Dipartimento II (Area III: risorse umane, progettazione e innovazione organizzativa; Area IV: logistica ICT e government); Dipartimento III (Area V: risorse energetiche industria, artigianato e commercio; Area VI: gestione delle risorse culturali, turismo, spettacolo e sport); Dipartimenti IV (Area VII: attività agricola, silvicola e pesca). Dipartimento V (Area VIII ambiente, urbanistica e politiche del territorio; Area IX: lavori pubblici, sistema infrastrutturale e mobilità): Dipartimento VI (Area X: politiche sanitarie e sociali); Dipartimento VII (Area XI capitale umano e società della conoscenza).

Per quanto riguarda la riduzione dell’organico del Personale, bisogna sottolineare che nel 2004 i dipendenti della Giunta regionale erano 4.166. Con il conferimento delle deleghe, completate dal Governo regionale nel 2006, è stato possibile trasferire alla Province 1.301 unità, mentre con il processo di incentivazione all’esodo si è registrata un’ulteriore diminuzione di 529 unità.
Nell’anno 2008 una nuova riduzione del personale regionale è stata ottenuta grazie al trasferimento alle Aziende Sanitarie Provinciali di 487 unità dell’equipes psico-socio-pedagogiche. La Giunta regionale, a completamento della prima fase di riordino, ha rideterminato nell’anno 2008 la dotazione del proprio personale accertando che il personale effettivamente in servizio al 31 dicembre 2007 ammonta 2145 unità.