24 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Rifiuti Crotone

L’assessore Greco al Senato per informare la Commissione Sanità

E' stato oggi ascoltato dalla Commissione Sanità del Senato sulla situazione sanitaria a Crotone relativa all’inquinamento da rifiuti speciali e industriali

L’assessore regionale all’Ambiente, Silvio Greco, è stato oggi ascoltato dalla Commissione Sanità del Senato sulla situazione sanitaria a Crotone relativa all’inquinamento da rifiuti speciali e industriali.
La difficoltà di avere, in tempi rapidi, dati sufficienti e certi sulla pericolosità per la popolazione della diffusione, anche illegale, dei materiali inquinanti sul territorio, ha impegnato la Regione Calabria a costituire la «Task force» di ricerca, denominata ‘Pitagora’, di cui fanno parte importanti centri scientifici ed universitari italiani e calabresi.

«Come Regione - ha detto Greco- abbiamo messo a disposizione, secondo le nostre competenze, notevoli risorse economiche oltre a puntare sia sulla cosiddetta ‘caratterizzazione’ delle sostanze inquinanti nella catena biologica, sia sull’intervento immediato di monitoraggio dell’Arpacal».

Il progetto di ricerca messo in piedi punta all’identificazione dell’inquinamento da rifiuti industriali pericolosi, che ha colpito il Crotonese, per poi arrivare a proporre le soluzioni necessarie a cittadini, istituzioni locali e Stato per la messa in sicurezza ed avviare le misure necessarie per il risarcimento del danno.

«Del resto - ha aggiunto Greco - la complessità della situazione va affrontata sotto molteplici aspetti della ricerca per dare risposte articolate e attinenti. A Crotone le industrie hanno scaricato per sessant’anni a mare senza nessun pretrattamento e ora dobbiamo capire cosa è successo e quali pericoli ci sono per la popolazione».
«Sicuramente, se si realizzasse l’intera bonifica delle aree industriali degli ex stabilimenti Pertusola, Agricoltura e Fosfotec, una parte dell’emergenza verrebbe meno - ha concluso l’assessore - permettendo di circoscrivere le restanti zone di rischio dove concentrare i successivi interventi».