28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Progetto di riqualificazione territoriale

Presentato il parco degli orti di Chioggia

Il progetto punta alla tutela e alla riqualificazione del paesaggio agrario e degli elementi permanenti che lo caratterizzano

Nascerà a Chioggia, a nord del Brenta, il Parco degli Orti, occasione di riqualificazione territoriale e di promozione delle produzioni tipiche locali, ma anche corollario dell’offerta turistica e ideale cerniera tra la parte terminale della laguna di Venezia e il Delta del Po. La prima fase del progetto voluto e finanziato dalla Regione, che ha individuato nell’amministrazione comunale clodiense il soggetto attuatore, è stata presentata oggi a Chioggia dall’assessore regionale alle politiche del territorio Renzo Marangon, dal Sindaco Romano Tiozzo, dall’assessore comunale alla pianificazione urbanistica Carlo Perini e dal consigliere regionale Carlo Alberto Tesserin.

L’area interessata al Parco degli Orti di Chioggia è situata a sud dell’abitato di Sottomarina ed è stretta tra il margine meridionale della laguna di Venezia ed il litorale adriatico, all’interno di un territorio caratterizzato da una produzione orticola e specializzata, che ha subito via via notevoli processi di trasformazione, riorganizzazione e modellazione operati dall’uomo e dalla natura. Il progetto punta alla tutela e alla riqualificazione del paesaggio agrario e degli elementi permanenti che lo caratterizzano, quali il patrimonio edilizio tradizionale agricolo, quello arboreo e arbustivo, la rete idrografica e viaria minore, mediante appositi interventi sull’edificato esistente, con particolare riguardo alle centinaia di «casoni» e la previsione di percorsi lungo i vecchi sentieri di servizio agli orti, con la rimozione degli elementi che incidono negativamente sul territorio. La prima fase del progetto ha inteso realizzare la ricognizione minuziosa dell’intero ambito territoriale; l’analisi delle dinamiche di trasformazione con l’individuazione degli elementi detrattori, di rischio e degli elementi di vulnerabilità. «Si tratta – ha spiegato l’assessore Marangon- del primo intervento di recupero e riqualificazione realizzato nel Veneto con le oblazioni pagate in occasione del condono edilizio del 2004, i cui introiti sono stati destinati a rafforzare la lotta all’abusivismo, ma anche al ripristino e alla promozione di aree di pregio, che hanno conosciuto fenomeni di degrado o di abbandono». Marangon ha poi sottolineato che Chioggia sarà protagonista nel contesto del futuro del Veneto, nell’ambito del quale avrà un ruolo importante soprattutto per quanto riguarda l’attività portuale, la cantieristica e i beni culturali.

Dal canto suo il Sindaco Romano Tiozzo ha precisato che l’iniziativa si inserisce in un contesto di lavoro che il comune ha avviato da tempo relativamente alle tematiche urbanistiche e che verrò recepito nell’ambito del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, con il quale la Regione definirà le linee di sviluppo del Terzo Veneto. «Il futuro Parco degli Orti – ha poi precisato – testimonia gli ottimi rapporti di collaborazione avviati tra comune e Regione in materia di pianificazione del territorio, in un momento nel quale Chioggia sta riprogettando tutto il suo futuro, soprattutto dal punto di vista dell’economia. Accanto a turismo, pesca e logistica, c’è anche un importante agricoltura tipica e di tradizione che sta vivendo una particolare congiuntura e che nel Parco degli Orti può trovare un’occasione di riqualificazione, oltre che un elemento territoriale di straordinario pregio che affiancherà l’economia turistica». Riferendosi al PTRC Carlo Alberto Tesserin ha sottolineato che per il Veneto si tratta di una fase di sviluppo importantissima, con una visione di espansione enorme, che per quanto riguarda la sola provincia di Venezia prevede la realizzazione di progetti come Veneto City, la piattaforma logistica di Marghera, il quadrante di Tessera. Da questa fase – ha avvertito Tesserin- l’area di Chioggia rischia di essere esclusa se non sarà capace di darsi un ruolo sfruttando le concerete potenzialità presenti, che devono necessariamente essere inserite nella progettualità e pianificazione della Regione.