19 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Elezioni regionali Sardegna

Meglio la Sardegna. Meglio Soru

Al via la campagna elettorale per la Giunta regionale sarda

Riparte da dove era cominciato 5 anni fa. Renato Soru apre la nuova compagna elettorale per le elezioni regionali sarde con lo stesso bagno di folla che accompagnò la sua prima avventura nel 2004 al Palacongressi della Fiera di Cagliari.

È un clima di festa e di rinnovata unità quello che si percepisce tra i migliaia di partecipanti che, arrivati da ogni parte della Sardegna, gremiscono il Palacongressi. «Meglio la Sardegna, Meglio Soru» sono i due slogan che sintetizzano lo sforzo congiunto di proseguire nell'ottimo lavoro iniziato e solo a metà dell'opera.

Anche la presenza in platea del senatore democratico Antonello Cabras è stata una chiara testimonianza dell'avvenuta ricomposizione delle fila del consenso attorno alla candidatura di Renato Soru alla carica di governatore della Sardegna.

Dopo gli interventi dei rappresentanti della società civile (studenti, operai, cassintegrati, disabili), Soru ha parlato per circa un'ora dedicandosi con maggiore forza sulla scelta coatta fatta dal premier Berlusconi di candidare Ugo Cappellacci quale sfidante ufficiale per il Pdl. Berlusconi infatti si spenderà personalmente per sponsorizzare il «suo» candidato nelle varie iniziative elettorali che porteranno al voto del 15 e 16 febbraio.

«Troviamoci un colonizzatore forte, mettiamoci nelle sue mani, ci penserà lui. Volete questo? No – ha dichiarato Renato Soru -, dobbiamo pensarci noi. La Sardegna deve pensare a se stessa. Non bisogna raccontare barzellette o dare una pacca sulle spalle e dire ci penso io».

«Sento dire – ha continuato - che bisogna essere ottimisti e consumare di più, invece bisognerebbe smettere di consumare inopinatamente. Sarebbe necessario in futuro consumare di più non per ottimismo ma perché si sono create più prospettive di lavoro».

Poi riferendosi all'accordo sulle entrate fiscali ha ribadito: «Noi sardi non andiamo in giro col cappello in mano, quello per cui ci siamo battuti e che abbiamo portato a casa è stato riavere quelle risorse che prima ci erano state sottratte. E ci sono state ridate grazie al precedente governo e non dal governo delle pacche sulle spalle».

Una volta conclusa la convention, Soru, dialogando con i cronisti ha ribadito che «è preferibile essere un po' più diffidenti, essere miti come agnelli ma vigili come serpenti, e non affidarsi totalmente agli altri».

Renato Soru si è dichiarato disponibile a un «faccia a faccia» col candidato governatore del centrodestra. «Credo che sia giusto che i sardi abbiano la possibilità - ha chiarito - di sapere quali sono i programmi dei due candidati, in un confronto pubblico, in un cinema o teatro, davanti a 500 persone e magari ripreso dalle televisioni».

Il presidente uscente ha annunciato che, in caso di vittoria, il suo primo provvedimento sarà quello di presentare una proposta di legge per ridurre il numero dei consiglieri regionali e delle loro indennità, per dare un segnale importante in tempo di crisi.

A.Dra