18 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Sistema sanitario siciliano

La riforma del sistema sanitario on line sul sito del TGWEB

Lo speciale televisivo, dal titolo “La lunga rincorsa della sanità siciliana. Le ragioni di un svolta”, è on line sul sito TGWEB in formato broadcast ad alta definizione

L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo ha illustrato, nell’ambito di due diversi incontri-dibattito, lo schema di decreto per la rimodulazione della rete ospedaliera e il disegno di legge sul riordino del sistema sanitario che approderà all’Ars all’inizio del 2009.
Il primo si è svolto con il personale dell’ospedale «Abele Ajello» di Mazara del Vallo, organizzato dalla locale sezione del Tribunale per i diritti del malato; l’altro ad Agrigento sul tema «Sanità Sicilia» organizzato dal centro studi «Prospettiva Sicilia».

«Ancora una volta – spiega Russo – noto con piacere che il dialogo e il confronto con i cittadini, ma anche con gli operatori sanitari, è utile per far capire le strategie e le prospettive di una riforma che consentirà alla nostra regione di mettersi quanto prima al passo con le regioni italiane più virtuose. Purtroppo, finora il dibattito si è concentrato soprattutto sul numero dei posti letto da tagliare, penalizzando gli aspetti veramente innovativi della proposta, che finora solo in pochi conoscono veramente. Proprio per questo, continuerò a girare la Sicilia per un confronto con il mondo sanitario e sono contento che grazie al TGWEB della Regione Siciliana molte emittenti stanno trasmettendo uno speciale televisivo con il quale vengono spiegate le ragioni del cambiamento. Solo attraverso la piena conoscenza della riforma potrà esserci spazio per critiche veramente costruttive».

Lo speciale televisivo, dal titolo «La lunga rincorsa della sanità siciliana. Le ragioni di un svolta», è on line sul sito TGWEB in formato broadcast ad alta definizione, ed è a disposizione delle emittenti registrate che possono inserirlo nel proprio palinsesto.
Nel pomeriggio l’assessore Massimo Russo ha incontrato anche gli operatori sanitari dell’azienda ospedaliera «Papa Giovanni XXIII» di Sciacca.