4 maggio 2024
Aggiornato 23:00
Crisi Cogno

Onu autorizza nuovo invio di soldati

Ripresi i conflitti tra gli insorti e le milizie Mai-Mai

Più truppe in Congo. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha autorizzato in mattinata il dispiegamento di altri 3000 soldati e agenti di polizia che, al fine di arginare la crisi, si aggiungeranno ai 17.000 uomini già presenti sul territorio. Lo stanziamento delle nuove truppe è previsto entro il 31 dicembre e la durata del mandato è indeterminata, tutto dipenderà dall’evolversi degli eventi.

A giustificare un tale spiegamento di forze, la ripresa dei conflitti, nella giornata di oggi, tra gli insorti e le milizie Mai-Mai, formazioni armate di auto-difesa alleate con le truppe regolari congolesi. Teatro degli scontri è la provincia del Nord Kivu, all’estremità orientale della Repubblica Democratica del Congo. I combattimenti si sono svolti nei pressi dei villaggi Katoro e Nyongera, alle porte della cittadina di Kiwanja, un’ottantina di chilometri al nord di Goma.
I Mai-Mai, che generalmente non agiscono per motivazioni politiche né etniche, ma per mera rapina, sono accusati di ogni genere di efferatezza, come del resto i ribelli e le stesse truppe governative.

La drammaticità della situazione congolese ha sollecitato l’intervento del Disasters Emergency Committee britannico, composto da 13 organizzazioni non governative. Il suo presidente, Brendan Gormley ha spiegato: «I membri del nostro staff stanno già raggiungendo diverse centinaia di persone ma i bisogni sono tanti e in aumento».

Inoltre, sulla già afflitta popolazione del Congo, potrebbero infierire le condizioni meteo, visto l’imminente arrivo della stagione delle piogge.