«Urge una legge sul finis vitae»
Il gruppo regionale di Forza Italia dichiara: «Apprendiamo con soddisfazione il sostanziale ripensamento della presidente Bresso che, a proposito del caso di Eluana Englaro»
Il gruppo regionale di Forza Italia dichiara: «apprendiamo con soddisfazione il sostanziale ripensamento della presidente Bresso che, a proposito del caso di Eluana Englaro, in un primo tempo aveva rilasciato dichiarazioni che avrebbero fatto pensare al Piemonte come regione capofila per pratiche di eutanasia.
Per fortuna il buonsenso ha prevalso, evitando che il Piemonte potesse essere definito la «regione della morte». Riteniamo che su vicende analoghe alla triste storia di Eluana e della sua famiglia – ricordiamo che sono circa duemila i casi in Italia - debba prevalere la sensibilità ed essere rigettata ogni chiave di interpretazione ideologica e ogni tipo di strumentalizzazione politica. Nello stesso tempo non può esistere una soluzione unica poiché ogni caso è diverso dall’altro. Ma anche il dramma di Eluana mette in luce la necessità di una legge sul finis vitae. La tematica deve essere affrontata in un contesto che consideri le evidenze della comunità scientifica ma anche le ragioni etiche dei credenti e delle componenti del volontariato che da sempre si pongono al servizio dell’uomo e della sua sofferenza.
In particolare, il quadro legislativo dovrà trovare strumenti per chiarire la differenza che intercorre fra l’accanimento terapeutico, crudeltà inaccettabile e forma di arroganza della scienza, e tutti gli interventi configurabili come eutanasia. Una pratica, questa, che a nostro giudizio aprirebbe la strada a una società disumana, evocando scenari orwelliani».