28 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Gioco d’azzardo

A Milano resta alta la febbre del gioco

Codici: «Rischio sovraindebitamento, mezzo milione di italiani vittime del gioco»

A Milano sale sempre più la febbre del gioco d’azzardo, un fenomeno che affonda le sue radici nella speranza di arrotondare lo stipendio con l’aiuto della «dea bendata». Nell’ultimo anno, in nome della fortuna, i cittadini del capoluogo hanno investito nel settore circa 4 miliardi e mezzo di euro, di cui più di un miliardo nelle slot machine di ultima generazione.

E cresce, con il boom dell’azzardo, anche il fascino del casinò: sono 7.502, infatti, i giocatori milanesi che hanno frequentato il Casinò di Lugano nel 2007, alla ricerca di facili guadagni. L’identikit del giocatore del tavolo verde prevede un’età compresa tra i 45 e i 60 anni, un 69% di uomini e la presenza sempre più rilevante del pubblico femminile, con un aumento del 6,5%. A crescere, inoltre, è la disponibilità economica del giocatore che, rispetto al bilancio del 2006, è aumentata del 25%.

La spesa per il gioco d'azzardo degli italiani e' aumentata ben del 19,7% nel 2007 rispetto al 2006, con una raccolta complessiva di 42,2 miliardi di euro (2% del prodotto interno lordo; una cospicua percentuale di italiani, compresa tra l’1,5 ed il 3% del totale, è dipendente dal gioco. Stiamo parlando di circa mezzo milione di persone.

Queste stime, che si accompagnano al fantasma del disastro economico, non possono che creare preoccupazione ed evidenziare la necessità di una regolamentazione del gioco d’azzardo.

«E’ necessario che le istituzioni prendano coscienza del problema del gioco», dichiara il Segretario Nazionale di Codici. E aggiunge: «Bisogna avviare dei seri programmi che, con campagne informative, disincentivino quella che può diventare una dipendenza con gravi conseguenze per la popolazione».