18 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Immigrazione risorsa per il nostro Paese

«Plauso a parole di Napolitano e Fini»

«Non possiamo non condividere le parole del Capo dello Stato» lo ha detto il presidente delle Acli Andrea Olivero

Apprezzamento e gratitudine da parte delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani per la parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che nel corso dell'incontro al Quirinale con i «nuovi cittadini italiani» ha definito l'immigrazione «fattore di freschezza e di forza per la nazione italiana». Soddisfazione anche per quanto affermato dal presidente della Camera Gianfranco Fini che ha dichiarato «maturi i tempi per una nuova legge sulla cittadinanza».

«Non possiamo non condividere le parole del Capo dello Stato - ha detto il presidente delle Acli Andrea Olivero - che ha avuto il coraggio di presentare il tema dell'immigrazione come risorsa per il nostro Paese, in tempi di parole folli, proposte demagogiche e azioni deprecabili nei confronti dei cittadini stranieri.

Piena condivisione da parte delle Acli anche per l'invito del presidente a «procedere con serietà», evitando «innesti frettolosi» e accogliendo «nuovi cittadini consapevoli». «Nessuno vuole sconti per nessuno nel percorso verso la cittadinanza - spiega Olivero - ma regole chiare e certe in un'ottica però di integrazione piena, non di mero sfruttamento dell'immigrazione come forza lavoro. Evitando al contempo situazioni vessatorie nei confronti degli stranieri dovute alle inefficienze strutturali dei nostri apparati amministrativi».

Rispetto alle aperture manifestate dal presidente della Camera in merito alla legge sulla cittadinanza, Olivero apprezza «l'onestà» di Fini «che ha saputo riconoscere i limiti di una legge di fronte ad una realtà sociale profondamente mutata». «E' tempo di ripensare lo ius sanguinis come unica modalità per il riconoscimento della cittadinanza italiana - ha detto il presidente delle Acli - giungendo ad un giusto compromesso tra questo principio e lo ius soli».