2 maggio 2024
Aggiornato 04:00
«Le leggi del governo: dalla parte dei strozzini e dei bancarottieri»

«Giustizia per chi?»

Lanfranco Tenaglia, ministro ombra della Giustizia, sbotta e replica alle dichiarazioni del ministro dell’Economia Giulio Tremonti sulla cosiddetta norma salva-manager

«Per questo Governo proteggere i bancarottieri non è più solo una priorità, è diventato addirittura un imperativo». Lanfranco Tenaglia, ministro ombra della Giustizia, sbotta e replica alle dichiarazioni del ministro dell’Economia Giulio Tremonti sulla cosiddetta norma salva-manager. L’esponente del governo aveva infatti affermato che, a differenza della norma «retroattiva» che è stata tolta dal decreto legge su Alitalia, quella contenuta ora nel cosiddetto ddl salva-imprese «per come è scritta tecnicamente non è retroattiva».

Dichiarazione, questa, che non ha convinto l’esponente PD. «Bisogna rammentare al ministro Tremonti – afferma Tenaglia - che esiste nella nostra Costituzione il principio del favor rei.
Per questo motivo le norme salva manager che lui vuole introdurre avranno senza alcun dubbio effetto retroattivo, con buona pace del principio di effettività della pena e di tutela dei risparmiatori truffati nei tanti crack finanziari degli ultimi anni come ad esempio Cirio, Parmalat, Giacomelli e
chi più ne ha, ne metta» .

Insomma per il deputato del Partito Democratico pare oramai chiaro che il governo sta facendo ricorso ad «ogni espediente con una spregiudicatezza che ha dell’incredibile». Difficile non crederlo, vista anche l’ombra che continua ad aleggiare sul lodo Alfano.

Commentando l'allarme lanciato da 'Sos Impresa', l'associazione antiracket di Confesercenti che ha denunciato la presenza nel pacchetto sicurezza di una norma che permette agli usurai di tornare in possesso dei beni sequestrati, il capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, ha infatti evidenziato «la frettolosità e l'approssimazione degli interventi dell'esecutivo che sembravano essere più un canale per introdurre il lodo Alfano che un serio impianto di riforma».

«Non lasceremo cadere nel vuoto l'allarme lanciato oggi da 'Sos Impresa' – ha continuato l’esponente del PD – e chiediamo al Governo di verificare urgentemente l'impatto applicativo e l'efficacia delle norme del pacchetto sicurezza. Se – conclude Ferranti - si confermasse quanto oggi avanzato ci troveremo davanti ad un fatto di gravità inaudita che dovrebbe far riflettere il Governo. Le leggi non possono essere approvate in modo frettoloso, a colpi di decreti d'urgenza e senza un adeguato confronto nelle commissioni di merito». Un ennesimo avvertimento dunque per ricordare a Silvio Berlusconi che il dibattito parlamentare non è sinonimo di lentezza delle Camera, ma della necessità di approfondire nel merito norme che devono essere a garanzia di tutti i cittadini e non solo strumenti di propaganda politica.