3 maggio 2024
Aggiornato 13:30
Il Sottosegretario Francesca Martini esprime tutta la sua soddisfazione

Inaugurazione unità territoriale cure primarie sulle 24 ore a Valeggio

«Questa è la strada che deve percorrere il nostro paese per risposte efficaci ai cittadini sul territorio»

Il Sottosegretario con delega alla Salute on. Francesca Martini esprime tutta la sua soddisfazione per l’inaugurazione oggi a Valeggio sul Mincio (Verona) di un servizio di medicina di famiglia (U.t.a.p.) funzionante sulle 24 ore ubicato nelle sede dell’ ex-ospedale e all’interno dell’Ulss 22 della provincia di Verona. Il servizio, della cui implementazione il Sottosegretario Martini si era occupata direttamente durante il suo precedente incarico istituzionale in qualità di Assessore alle Politiche Sanitarie della Regione Veneto, sarà erogato dai 9 medici di medicina generale di Valeggio con un bacino d’utenza di 12.000 persone.

Ogni cittadino resterà legato al proprio medico, ma disporrà di un servizio aggiuntivo attraverso un modello assistenziale integrato con una disponibilità dalle 8 alle 20 ed una copertura sulle 24 ore attraverso la continuità assistenziale sette giorni su sette. La sede dispone di ambulatori, studio medico, due ambulatori infermieristici, una segreteria, sale d’attesa e un ambulatorio specifico per i tirocinanti in formazione come punto di riferimento per la Scuola triennale di Formazione in Medicina Generale. L’Utap dispone inoltre di un sistema per la gestione delle cartelle cliniche dei pazienti in rete.

Il Sottosegretario Martini ha dichiarato: «Ringrazio il mio successore Assessore Sandri e il Direttore Generale Dall’Ora per aver concluso un progetto che mi stava particolarmente a cuore unitamente al suo percorso organizzativo. Colgo inoltre l’occasione per augurare ai medici di medicina generale che ne fanno parte un ottimo lavoro nella certezza che rappresenterà un valore aggiunto insostituibile alla vita di tanti cittadini. La via che il Veneto ha intrapreso di innalzamento delle cure primarie sul territorio e la chiusura di strutture ospedaliere inadeguate in un’ottica di razionalizzazione e maggiore efficacia verso i bisogni reali dei pazienti rappresenta la via maestra che deve rappresentare il modello per l’intero Paese.»