5 maggio 2024
Aggiornato 03:00
Gioco d'azzardo

«Una piaga sociale che va curata»

Il consigliere regionale di Forza Italia, Ugo Cavallera, ha interpellato la Giunta per ricevere un aggiornamento sulla situazione attuale

«Pur essendo sempre esistito, il gioco d’azzardo sta oggi assumendo dimensioni allarmanti e richiede quindi un intervento pubblico in grado di arginare il fenomeno».
A porre l’attenzione sulla febbre del gioco e sulle sue pericolose derive è il consigliere regionale di Forza Italia, Ugo Cavallera, che ha interpellato la Giunta per ricevere un aggiornamento sulla situazione attuale e sulla recrudescenza del problema a livello piemontese.

«Oggi assistiamo a un incremento significativo della domanda di gioco d’azzardo – afferma il consigliere di Forza Italia - stimolata dalla notevole diversificazione degli strumenti a disposizione e dalle sempre più sofisticate e accattivanti opportunità offerte della tecnologia. E’ sufficiente citare il diffondersi di lotterie di Stato, gratta e vinci, superenalotto, bingo, videopoker e possibilità di scommettere legalmente sui risultati di ogni tipo di manifestazione. A destare preoccupazione è l’entità di un fenomeno che da semplice passatempo rischia di trasformarsi sempre più frequentemente in una patologia, definita anche a livello scientifico come disturbo del controllo degli impulsi».

«La Regione ha già attivato sul territorio dei centri di consulenza e assistenza per «drogati da gioco» nell’ambito dei servizi dei Sert – continua Cavallera - ma occorre non abbassare la guardia e, anzi, intensificare anche l’azione di prevenzione, soprattutto verso le persone più deboli psicologicamente o più a rischio perché già in condizioni di emarginazione sociale».

L’esponente azzurro ricorda che «l’aggravarsi di questa piaga sociale è favorito dall’attuale situazione economica incerta, che invoglia chi già soffre per condizioni di vita precarie a tentare la sorte con scommesse e giochi, nell’illusione di risolvere senza sforzo i propri problemi, annegando le frustrazioni personali nel sogno di una facile ricchezza. Le cause di natura psicologica e sociale devono essere combattute anche attraverso un intervento pubblico «dissuasore» rispetto alle «sirene» dei facili guadagni, difendendo il valore del lavoro, inteso come impegno responsabile in vista di una maggiore sicurezza per il futuro. Lo Stato potrebbe a questo scopo destinare una parte, pur minimale, dei proventi ricavati da giochi e scommesse per finanziare una campagna di comunicazione in tal senso».