14 febbraio 2025
Aggiornato 06:00
Nuove elezioni il prossimo 7 dicembre

Ucraina, sciolto il Parlamento

Il presidente ucraino Viktor Yushchenko ha sciolto il Parlamento e ha indetto elezioni anticipate, dopo il crollo della coalizione governativa filo-occidentale

Il presidente ucraino Viktor Yushchenko ha sciolto il Parlamento e ha indetto elezioni anticipate, dopo il crollo della coalizione governativa filo-occidentale.
Decisione attesa dopo che la coalizione «arancione» del premier Yulia Timoshenko era naufragata in seguito ai contrasti emersi su di un progetto di legge sulla riduzione dei poteri del capo dello Stato e per la semplificazione delle procedure per l'impeachment.

Yushchenko aveva accusato il premier di volere una «dittatura del primo ministro» e di aver siglato un patto segreto con la principale forza all'opposizione, il Partito delle Regioni dell'ex primo ministro, Victor Yanukovich. Ad incidere nell’andamento delle vicende ucraine anche la crisi georgiana. Crisi che vedeva da una parte il presidente ucraino invocare l’aiuto americano e dall’altra il leader della coalizione «arancione» rimanere fredda rispetto alle speranze di Yushchenko.

L’annuncio del presidente, reso noto tramite un discorso televisivo registrato e diffuso mentre il presidente si trovava a Roma in visita, obbligherà L'Ucraina a tornare alle urne per eleggere, per la terza volta in tre anni, i deputati della Rada, il parlamento.
«In conformità con la Costituzione ucraina sospendo i poteri del Parlamento e indico elezioni parlamentari anticipate - ha dichiarato il capo dello stato nel messaggio registrato - Il voto si svolgerà in modo democratico e legale».

La decisione arriva a sorpresa visto che solo il partito di Yushchenko, Nostra Ucraina, era favorevole al ricorso agli elettori. La premier Timoshenko aveva detto di non volerlo e così anche Yanukovich e il democratico indipendente Vladimir Litvin.
Unica alternativa alle elezioni anticipate, sembrava essere una coalizione tra la Timoshenko e il partito delle regioni di Viktor Yanukovich, ben visto a Mosca, soprattutto per la sua estrema cautela rispetto alla prospettiva-Nato, ma la decisione di Yushchenko ha sparigliato le carte e praticamente cancellato questa eventualità.