27 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Unione per il Mediterraneo

Lombardo: «La Sicilia si candida a sede del Segretariato dell’Unione per il Mediterraneo»

Così si è espresso il presidente della Regione Raffaele Lombardo a margine dei lavori del seminario svoltosi a Palazzo d’Orleans, su «La Sicilia nel Mediterraneo: il valore aggiunto della cooperazione europea e la sfida della competitività»

«La Sicilia ha tutte le carte in regola per divenire la sede del Segretariato dell’Unione per il Mediterraneo. Sosterremo la nostra richiesta, già avanzata l’8 agosto scorso, in ogni sede opportuna in attesa della decisone che sarà presa il prossimo 3 novembre dai Ministri degli esteri dei paesi firmatari».
Così si è espresso il presidente della Regione Raffaele Lombardo a margine dei lavori del seminario svoltosi a Palazzo d’Orleans, su «La Sicilia nel Mediterraneo: il valore aggiunto della cooperazione europea e la sfida della competitività».

Dopo la decisione del vertice euromediterraneo di Parigi del 13 luglio u.s. che ha rilanciato la politica europea rivolta verso sud, è stata creata l’Unione per il Mediterraneo (UpM), copresieduta da un paese europeo e da uno della sponda sud. Essa si avvarrà di un Segretariato, la cui sede di fatto diviene la «capitale del Mediterraneo». Sono state già presentate alcune candidature, fra cui Malta, Barcellona e la Sicilia.

«La nostra – aggiunge Lombardo - appare fortemente competitiva per la centralità geografica e culturale rispetto al Mediterraneo Si tratta, pertanto, di una candidatura forte da porre con determinazione prima al Governo italiano, perché prevalga quella del Paese più centro- mediterraneo, e sani così lo squilibrio delle Agenzie europee, presenti soprattutto in Spagna e Francia, mentre le uniche due italiane sono in aree non mediterranee del Paese, come Torino e Parma».

Francesco Attaguile, dirigente generale del dipartimento della Regione di Bruxelles e membro del comitato di Sorveglianza del programma MED, nell’aprire i lavori del seminario ha affermato che «esso ha un triplice scopo: preparare il maggior numero possibile di soggetti siciliani che possano fruire ugualmente di risorse europee quando, a partire dal 2013, non saranno più fruibili fondi preassegnati; contribuire all’avanzamento in Sicilia della strategia di Lisbona per la competitività e l’occupazione attraverso l’innovazione; attivare processi autopropulsivi corrispondenti alle finalità che l’UE si propone con i programmi c.d. tematici, tendenti soprattutto ad un posizionamento strategico della Sicilia nell’area euromediterranea».

Questa importante azione del dipartimento sta già ottenendo i primi significativi risultati. In particolare sul primo bando del PO MED, in quanto 30 progetti, cioè quasi un terzo (27,7%) delle 108 proposte preselezionate, comprendono soggetti siciliani, in qualità di capofila o di partner, per una domanda di cofinanziamento complessiva a valere sul FESR 2007-2013 pari a circa 6,7 milioni di euro. I progetti serviranno a realizzare, in partenariato transnazionale, interventi nei settori previsti dal programma: rafforzamento capacità innovative, protezione dell'ambiente e promozione di uno sviluppo territoriale sostenibile, miglioramento della mobilità e accessibilità territoriale, promozione di uno sviluppo policentrico e integrato.
«Si tratta ora – ha spiegato Attaguile - di consolidare questo risultato con i progetti definitivi da presentare entro il 31 ottobre p.v. da parte dei soggetti preselezionati, progetti ai quali i dipartimento di Bruxelles fornirà un servizio di assistenza tecnica finalizzato a contribuire al perfezionamento delle 30 proposte progettuali siciliane».