28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
Sicurezza

Prosegue la saga Maroni-La Russa

Il leghista attacca il collega in TV. Minniti: «Spettacolo indecoroso»

«Nel casertano è in atto una vera e propria guerra civile da parte dei Casalesi che sono una sorta di esercito di occupazione». Parole sante! Parole che il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha ribadito intervenendo alla trasmissione televisiva Matrix, in onda su Canale 5. Parole prese in prestito negli ultimi giorni dal vocabolario del PD – tra tutti il segretario Walter Veltroni ha sempre definito quanto accade in Campania come di una vera e propria guerra dichiarata nei confronti dello Stato – dal titolare del Viminale. Parole che però sono state apertamente contestate dal collega della Difesa Ignazio La Russa, che ha parlato invece di una «guerra tra bande».

Non essendo stata l’unica volta il ministro di An è andato contro quanto sostenuto da Maroni (e viceversa…)quest’ultimo ha approfittato della platea televisiva per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. «Non siamo in presenza di una lotta tra bande per avere il predominio, ma di un sistema che garantisce reddito e che si propone come Stato nello Stato e quindi è anti Stato. Questo l'ho detto al Senato e quando un ministro dell'Interno riferisce queste cose nella solennità dell'Aula del Senato le dice a ragion veduta».

Il ministro ribadisce quindi che l'ordine pubblico e la lotta alla criminalità organizzata sono terreni di pertinenza del Viminale che utilizza carabinieri, polizia e anche l'esercito per il controllo del territorio. «Infatti - dice Maroni - i 500 militari impegnati nel controllo del territorio sono coordinati dalle prefetture e quindi dal Viminale». Del ministero dell’Interno, quindi, e non di quello della Difesa.

Immediata la replica di La Russa: «Questa telenovela deve finire. Non so se antichi meccanismi e separatezze tra i ministeri, tra polizia e carabinieri, tra Forze Armate e Forze dell'Ordine giochino involontariamente a rendere difficile ciò che a me è chiaro e cioè che bisogna non avere riguardo di singoli orticelli ma, al contrario, far prevalere sempre l'interesse dei cittadini e della Nazione».

E mentre Maroni e La Russa animano la discussione politica con questi ‘appassionanti’ scambi di vedute a distanza, l’emergenza camorra prolifera. «E' molto grave – afferma il ministro dell’Interno del governo ombra del PD Marco Minniti – assistere a queste continue divisioni tra i ministri dell'Interno e della Difesa sulla lotta alla camorra e all'uso che si sta facendo di questo terreno per cinici interessi di visibilità politica. E' uno spettacolo non decoroso e anche un po' stucchevole».

Della stessa opinione la titolare del dicastero ombra della Difesa Roberta Pinotti: «Concordo con quanto dichiarato dall’on. Minniti. Anche l’incidente di ieri, con il ministro la Russa che annuncia alla stampa l’apertura dei check point senza concordarlo con il ministro dell’Interno e prima della firma del Presidente della Repubblica, denota una rincorsa più al protagonismo personale che all’interesse dei cittadini. Su temi tanto cruciali per il Paese come la lotta alla camorra è grave, oltre che irresponsabile, che il governo dia l’indecoroso spettacolo di divisioni interne e di frizioni tra i suoi esponenti maggiormente coinvolti».

S.C.