26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Oggi con Legambiente la presentazione di Puliamo il mondo

Cittadini responsabili per salvaguardare l'ambiente

Simoncini: «La Regione promuove l'educazione ambientale»

«Puliamo il mondo è un'iniziativa che è ormai diventata una tradizione, ma il suo valore educativo resta immutato nel tempo. E' per questo che siamo qui, oggi, a presentare gli eventi programmati in Toscana per il 2008, perchè condividiamo le finalità di questa manifestazione. Da tempo, infatti, le politiche regionali puntano sull'educazione e la responsabilizzazione dei cittadini, come primo ed essenziale passo per la salvaguardia dell'ambiente»

Così l'assessore all'istruzione Gianfranco Simoncini ha presentato oggi, insieme agli organizzatori, le manifestazioni toscane di Puliamo il mondo, che si svolgerà nei giorni 26, 27 e 28 settembre. L'assessore ha ricordato che la Toscana è impegnata da tempo in progetti di educazione ambientale, portati avanti in sinergia dalle direzioni ambiente ed educazione e istruzione che, insieme all’Arpat, l’agenzia regionale per l’ambiente, hanno dato vita al Sistema toscano per l’educazione ambientale. L’iniziativa della Regione Toscana si è sviluppata su un duplice fronte: quello interno e quello interregionale. «Abbiamo dedicato particolare attenzione alle proposte per le scuole, che si pongono l’obiettivo di educare, fin dai primi anni di vita, a una cittadinanza attiva, alla partecipazione e alla responsabilizzazione di ciascun individuo e delle comunità locali».

Le esperienze di educazione ambientale sono state portate avanti dalla Regione sia nell’ambito dei canali formali di istruzione sia di quelli non formali e, più in generale, nell’ambito delle iniziative di apprendimento lungo l’intero arco della vita.
La proposta di educazione ambientale rientra nel quadro dell'offerta formativa per l' educazione a una cittadinanza responsabile che, a partire da quest'anno scolastico, viene offerta alle scuole che vogliono usufruire dell’incremento, previsto dalla legge 53 del 2003, della quota di piani di studio rimessa alle decisioni delle istituzioni scolastiche autonome. La quota, per legge, può arrivare fino ad un tetto massimo del 20% del complesso dell’orario scolastico. Una finestra piccola, ma comunque significativa e, soprattutto, utile per far passare messaggi importanti.

«Attraverso l’organizzazione di un’offerta formativa coordinata - spiega Simoncini - la Regione intende dare organicità e una regia unica alle iniziative portate avanti da tempo, ma in ordine sparso, da molti settori della Regione, in collaborazione con scuole, Asl e istituzioni. Il nostro obiettivo è quello di potenziare l’apprendimento delle giovani generazioni e di favorire l’esercizio del diritto alla cittadinanza attiva e consapevole. Tutto questo si colloca nel generale investimento sul capitale umano che la Regione sta facendo per realizzare l’obiettivo di una società della conoscenza, di uno sviluppo orientato alla sostenibilità. Un investimento che, ovviamente, non può non partire dalle scuole».