1 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Sugli incendi in Puglia dichiarazione dell’assessore all’ecologia

Losappio: «Un fermo “no” a chi considera l’ambiente una risorsa personale»

«Le cause di questa aggressione che colpisce il patrimonio di tutti i Pugliesi sono diverse e vanno da meschini interessi corporativi ad una concezione ottocentesca della proprietà»

In relazione agli incendi che ancora una volta hanno funestato il patrimonio boschivo della nostra Regione, l’assessore all’ecologia, Michele Losappio, ha detto: «Per il secondo anno consecutivo i parchi e le aree protette della Puglia sono oggetto di una offensiva criminale, un vero attentato alla cosa pubblica.
«Le cause di questa aggressione che colpisce il patrimonio di tutti i Pugliesi sono diverse e vanno da meschini interessi corporativi ad una concezione ottocentesca della proprietà, insofferente ad ogni regola di carattere pubblico, fino a vere e proprie speculazioni di tipo urbanistico ed alberghiero.

« Questi incendi non sono gli unici che purtroppo sconvolgono il Mezzogiorno e si aggiungono ai tanti connessi all’uso maldestro- ed in certi casi illecito- della bruciatura delle stoppie che ha già determinato nella nostra regione ingenti danni e tre vittime.
«Sarebbe auspicabile- continua l’assessore Losappio- che in questa situazione le Istituzioni e le forze politiche rompessero ogni rapporto di sia pur blanda compiacenza verso i propugnatori della inutilità dei Parchi e delle Leggi.

«Non si deve sottacere che lo scorso anno, mentre si valutava il disastro del Gargano, gruppi economici, parte del mondo venatorio ed organizzazioni spontanee di agricoltori hanno messo pesantemente in discussione il neonato Parco dell’Ofanto, trovando attenzione in alcuni Enti Locali e nello schieramento di centro-destra.
« Non si deve nascondere- aggiunge l’assessore all’ecologia- che diversi e qualificati Consiglieri regionali hanno proposto l’istituzione di una Commissione di inchiesta non per individuare le cause ed responsabili della distruzione delle aree protette, ma per mettere in discussione il funzionamento delle stesse in una regione dove si scontava un ritardo clamoroso ed ultradecennale anche in relazione all’applicazione della l.r. 19/97.

« E’ auspicabile- conclude l’assessore Losappio- che passata l’indignazione si determini una netta cesura tra tutti coloro che hanno responsabilità politiche ed istituzionali e quel brutto senso comune, impregnato di qualunquismo ed inciviltà che considera l’ambiente come risorsa infinita a propria disposizione».