28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Ordinanza Anagrafe Canina: plauso LAV

Cani: ordinanza Ministero Salute su anagrafe canina

«Bene, primo atto formale dopo i controlli dei NAS e la campagna informativa»

«Un primo importante atto formale, e innovativo sotto diversi aspetti, che giunge dopo la recente campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono di animali e i controlli dei NAS in alcuni canili e rifugi sparsi sul territorio nazionale, che hanno evidenziato come il fenomeno del randagismo sia tutt’altro che sotto controllo, e che contribuirà a rendere più efficiente l’anagrafe canina, migliorandone il controllo e la gestione ».

Questo il positivo commento della LAV all’Ordinanza firmata oggi dal Sottosegretario alla Salute, Francesca Maritini, in materia di anagrafe canina.

Secondo quanto reso noto dal Ministero, l’identificazione avverrà sia ad opera dei veterinari pubblici, che dei liberi professionisti abilitati ad accedere all’anagrafe canina. Il medico veterinario contestualmente provvederà alla registrazione dell’animali all’anagrafe canina «fondamentale per evitare l’evasione, rendendo l’applicazione dell’Ordinanza molto più semplice» prosegue la LAV.

Innovativa anche la disposizione per cui i Comuni, cui spetta la responsabilità di identificare e registrare in anagrafe i cani rinvenuti o catturati sul territorio e quelli ospitati nei rifugi e nelle strutture convenzionate, debbano dotare la propria Polizia locale di almeno un dispositivo di lettura di microchip ISO compatibile, indispensabile strumento che affiancherà gli agenti durante i controlli di prevenzione del randagismo.

Il divieto di vendita di cuccioli di età inferiore ai due mesi, inoltre, risponde alla necessità di rispettare un aspetto etologico fondamentale che è il rapporto tra la madre e i suoi piccoli, così come il divieto di vendere cani non identificati e registrati risponde all’obbligo morale di garantire all’animale, ancorché considerato alla stregua di un oggetto, la possibilità di una vita serena, rendendo più difficile il suo abbandono.

Importante in prospettiva, infine, la decisione di stabilire la scadenza di 90 giorni dall'entrata in vigore dell'ordinanza, per la definizione di un provvedimento, da sancire in sede di Conferenza Stato-Regioni, contenente le modalità per assicurare l'interoperatività tra la banca dati canina nazionale e le anagrafi canine regionali. Lo stesso provvedimento individuerà un unico documento di identificazione e registrazione dei cani e dovrà essere adottato in sostituzione della certificazione attuale del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.

«Apprezziamo l’atto normativo, seppure d’urgenza, voluto dal Sottosegretario alla Salute Francesca Martini – dichiara Ilaria Innocenti, del settore Cani e gatti della LAV – con questa Ordinanza si è aperta una nuova stagione per gli animali domestici e si è iniziato il percorso per assicurare su tutto il territorio nazionale l'uniforme applicazione della normativa sull'identificazione dei cani».

«Le misure contenute nell’Ordinanza sono molto importanti per una seria lotta al randagismo. Questo risultato è stato ottenuto anche grazie a una comunanza del tavolo tecnico, in cui la LAV ha avuto un ruolo importante, fortemente voluto dal Sottosegretario Martini, e che ha preceduto l’Ordinanza» conclude la Innocenti.