18 aprile 2024
Aggiornato 05:30
ommozione, solidarietà e tanta soddisfazione

Solidarietà: «Un volto nuovo per Alina»

Questi gli ingredienti di ‘Un volto nuovo per Alina’, iniziativa presentata oggi a Roma dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, che ha visto come protagonista una bambina bielorussa di 12 anni

Commozione, solidarietà e tanta soddisfazione. Questi gli ingredienti di ‘Un volto nuovo per Alina’, iniziativa presentata oggi a Roma dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, che ha visto come protagonista una bambina bielorussa di 12 anni sottoposta a un delicatissimo intervento chirurgico di ricostruzione del volto, reso possibile anche grazie al finanziamento della Regione Lazio.

La storia di Alina, che grazie alla solidarietà di tutti ha ora la certezza di una vita normale, inizia in un piccolo villaggio della Bielorussia, dove la bambina nasce affetta da ipertelorismo, una malformazione che consiste in una abnorme distanza tra gli occhi, con grave deformità della regione centro facciale. In più, una cura con un antibiotico inadeguato le ha procurato anche una sordità permanente. Dopo varie vicissitudini e diversi anni passati in un orfanotrofio per bambini sordomuti, Alina ha incontrato Guido Sancilio, fotoreporter e fondatore di G.Child Onlus, che con grande determinazione ha dato inizio alla raccolta di fondi per l’intervento di ricostruzione facciale. Così, dopo più di due anni di ostacoli burocratici, Alina arriva a Roma il 4 giugno 2008 e viene affidata insieme a sua madre presso la struttura dell’associazione ‘Andrea Tudisco Onlus’. Dopo pochi giorni, grazie anche all’impegno del presidente Marrazzo, la piccola viene ricoverata al Policlinico Umberto I di Roma e sottoposta all’intervento chirurgico effettuato dal professor Giorgio Iannetti, in collaborazione con il professor Piero Cascone dell’Università La Sapienza di Roma e con il dottor Domenico Scopelliti, direttore scientifico di ‘Operation Smile Italia Onlus’.

«Alina - ha detto il presidente Marrazzo in occasione della festa in onore della bimba - siamo noi che ti ringraziamo perché ci hai dato la possibilità di dimostrare che l’Italia ha dei valori. Dopo ciò che hanno detto i medici, in relazione alle difficoltà burocratiche incontrate, come presidente della Regione ribadisco che devo continuare su questa strada e andare avanti. Non sempre si può sapere che accanto a te o in qualche altra parte del mondo c’è chi soffre, e se lo fai non puoi voltarti e fare finta di niente. Per questo - ha ribadito Marazazo - non può finire qui. Come commissario della sanità del Lazio, sostengo che dobbiamo raggiungere gli obiettivi di diminuzione del deficit sanitario, ma non metterò mai in discussione la salute del cittadino per un bilancio. Non possiamo nasconderci dietro le lungaggini burocratiche. Abbiamo la possibilità di dimostrare che la nostra è una grande sanità». E, rivolgendosi al fotografo Guido Sancilio, il presidente ha detto: «Possiamo sederci attorno a un tavolo e provare a vedere come velocizzare i tempi di intervento anche per quei bambini malati della Bielorrusia, che non hanno i genitori».

«Siamo molto felici - ha detto il presidente della fondazione Operation Smile Italia Onlus’, Santo Versace - della riuscita dell’intervento su Alina. Vedere oggi questa bambina sorridere con il suo nuovo volto ci riempie di gioia. Siamo convinti che dare la dignità a un bambino è prioritario, ovunque e in qualunque condizione, e in questa direzione continueranno i nostri sforzi e il nostro impegno. Tuttavia - ha rimarcato - si può fare molto di più, abbattendo la burocrazia».