Twitter ha deciso di vietare la pubblicità politica, l'AD Jack Dorsey: «Troppi rischi»
L'azienda risponde così alle critiche sulla disinformazione. Il bando scatterà il mese prossimo in tutto il mondo. Zuckerberg difende spot politici
NEW YORK - Twitter ha deciso di vietare la pubblicità politica. Lo ha annunciato Jack Dorsey, amministratore delegato dell'azienda, con un tweet. «Abbiamo preso la decisione di dire basta a tutti gli annunci pubblicitari politici su Twitter, noi pensiamo che la capacità di raggiungere una platea di un messaggio politico debba essere guadagnata e non comprata. Un messaggio politico conquista un'audience quando le persone decidono di seguire un account o retwittare. Pagare per l'audience elimina la decisione delle persone. Noi crediamo che questa decisione non dovrebbe essere messa a rischio dal denaro».
Zuckerberg difende spot politici
Facebook registra un aumento dei ricavi trimestrali, il terzo di fila, ma durante l'incontro di Mark Zuckerberg con gli analisti i riflettori si sono concentrati sulla questione della pubblicità politica a pagamento. Zuckerberg ha iniziato la sua conference call difendendo la politica dell'azienda di pubblicare pubblicità politica contenente affermazioni false o fuorvianti: l'a.d. di Facebook ha spiegato che la sua azienda non intende soffocare il dibattito politico, nonostante la scelta del concorrente Twitter di bandire la pubblicità politica. Zuckerberg ha spiegato che la pubblicità politica inciderà per lo 0,5% dei ricavi di Facebook il prossimo anno.
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