23 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Innovazione

Fatturazione elettronica obbligatoria: cosa è cambiato

l passaggi verso la digitalizzazione delle fatture è stato un percorso a più step e ad oggi è diventato un obbligo a cui aziende e privati in Italia devono adempiere.

Fatturazione elettronica
Fatturazione elettronica Foto: Rawpixel Pixabay

A partire da gennaio 2019, tutte le imprese con partita IVA in Italia (salvo qualche caso speciale, come il regime dei minimi e il forfettario) dovranno implementare la fatturazione elettronica per le proprie transazioni. Questa è l'ultima fase di un processo di modernizzazione iniziato con la Finanziaria del 2008. Come spiega questo articolo sulla fatturazione elettronica, il procedimento è ormai obbligatorio ed è finalizzato a migliorare la trasparenza fiscale in Italia e allo stesso tempo far risparmiare tempo e denaro alle aziende. Ma come funziona, quindi, la fatturazione elettronica?

Le imprese registrate con partita IVA stabilite in Italia devono inviare e ricevere le loro fatture tramite l’SDI (Sistema Di Interscambio). L’SDI riferisce automaticamente all'Agenzia delle Entrate tutte le informazioni relative alle fatture fiscali.

Cosa cambia da gennaio 2019, con l’ultimo step per implementare la fatturazione elettronica? Le aziende interessate dovranno fare quanto segue per conformarsi all’obbligo di legge:

  • Inviare/ricevere le loro fatture in formato xml tramite l’SDI. In caso di mancata trasmissione al sistema SDI o di rifiuto di un file, la fattura sarà considerata omessa ai fini IVA.
  • Conservare le fatture elettroniche in formato digitale. La conservazione basata su supporto cartaceo non soddisferà più i requisiti legali.
  • Segnalare le fatture emesse e ricevute da soggetti non risiedenti in Italia, attraverso il Report Transazioni Transfrontaliere.

Come preparare la fattura elettronica

Nella fase di trasmissione, le fatture elettroniche devono essere adeguatamente preparate e inoltrate ai destinatari in formato .xml attraverso il Sistema Di Interscambio.

Esistono diversi modi per inoltrare il file .xml della fattura elettronica alla SDI:

  1. Servizi web dell'ufficio delle imposte (portale, app)
  2. Email certificata (PEC)
  3. Canali telematici (FTP o servizi Web)

La scelta del canale di trasmissione dipenderà dal numero di transazioni per l'azienda e dal loro grado di competenza IT.

I canali adatti per ricevere i file .xml contenenti le fatture elettroniche sono:

1) e-mail certificata (PEC)

2) Servizi Web: attraverso la creazione di un codice SDI a sette cifre.

I destinatari delle fatture devono comunicare queste informazioni ai propri fornitori, che le includeranno nelle loro fatture elettroniche. In alternativa, i file possono essere indirizzati automaticamente al canale designato, sottoscrivendo il servizio sul sito web dell'ufficio delle imposte. Le aziende che scelgono di non collaborare con un partner per la fatturazione elettronica, dovrebbero intervenire subito per apportare le modifiche necessarie ai loro sistemi IT, acquistando e installando un software compatibile.

Sanzioni

Il rispetto della normativa sulla fatturazione elettronica non è facoltativo. L'inosservanza da parte delle imprese comporterà sanzioni che vanno dal 90% al 180% dell'IVA omessa, partendo da un minimo di € 500 (tra € 250 e € 2.000 se la violazione non ha avuto effetti sulla liquidazione IVA).

Se un documento non soddisfa i requisiti della fattura elettronica, i destinatari hanno quattro mesi dalla data dell'operazione per regolarizzare la transazione emettendo una fattura tramite l’SDI.

In conclusione, la fatturazione elettronica è ormai obbligo di legge: per non incorrere in sanzioni è necessario adeguarsi e conformarsi a questo semplice standard, obbligatorio anche per chi possiede un e-commerce.