18 aprile 2024
Aggiornato 18:30
sicurezza

YouPol, l'app della Polizia di Stato per contrastare spaccio e bullismo

L'app permette di comunicare in tempo reale con Polizia di Stato e di inviare file di vario genere per denunciare episodi di bullismo e spaccio

YouPol, l'app della Polizia di Stato per contrastare spaccio e bullismo
YouPol, l'app della Polizia di Stato per contrastare spaccio e bullismo Foto: Shutterstock

ROMA - Contrastare lo spaccio e il bullismo attraverso uno strumento che tutti i giovani oggi usano, le app. E’ questo l’intento di YouPol, la prima applicazione per smartphone che consente all’utente di interagire direttamente con la Polizia di Stato e denunciare la microcriminalità. Lo strumento è stato realizzato dalla Polizia di Stato, in sostituzione dell’ormai obsoleto sistema basato sugli sms, e sarà testato - per la prima volta - in una scuola alla periferia di Roma (l’istituto Superiore 'Lucio Lombardo Radice’), sotto il lasciapassare anche del ministro dell’Interno Marco Minniti.

Cosa si può segnalare
Niente ragazzi spioni, spiega il ministro, ma «cittadini partecipi al sistema della sicurezza». E, soprattutto, consapevoli. L’applicazione permette di inviare immagini, video, segnalazioni scritte, siti web e link in tempo reale direttamente alle sedi operative della Polizia di Stato per denunciare episodi di spaccio e di bullismo. Tra le funzioni previste anche la chiamata di emergenza che consente all’utente di mettersi in contatto con la sala operativa della Questura in cui si trova il dispositivo, grazie a un sistema di georeferenziazione immediata.

Cosa succede dopo la segnalazione
Una volta inviata la segnalazione, a prendersi carico, sarà immediatamente la sala operativa della Questura competente nella zona di riferimento innescando subito un meccanismo repressivo.

Presto in tutte le Regioni
Chiunque cittadino può registrarsi all’app che è disponibile sia per i dispositivi Android che iOS. Al momento è, tuttavia, possibile utilizzare le funzioni anche in forma anonima. Attualmente è operativa solo nella città di Roma, Milano e Catania, mentre bisognerà attendere il prossimo febbraio per poterla utilizzare in tutti capoluoghi di Regione. Da agosto 2018 sarà, invece, disponibile in tutte le città italiane.