25 aprile 2024
Aggiornato 11:30
vince la collaborazione

Quali sono i Paesi che attraggono più talenti

Secondo il report sono Svizzera e Singapore, rispettivamente il Paese e la città che sono in grado di attrarre nuovi talenti. Questo perché più tecnologiche, flessibili e connesse. Ma ad avere la meglio sono, senza dubbio, i paesi scandinavi

ROMA - I talenti seguono la rete, le nuove tecnologie, le opportunità. E le opportunità sono generate dalla rete e dalla tecnologia. Un circolo virtuoso che cambia le dinamiche. Cosicché sono i Paesi e le città più connesse ad attirare i talenti. Sono le componenti che stanno guidando la crescita di una forza lavoro più indipendente e, se vogliamo, più dispersa. La flessibilità è la parola d'ordine della nostra epoca, laddove si passa dalle classiche otto ore a posto fisso, a un 30% della popolazione attiva che è costituita da liberi professionisti. In un mondo sempre più imprevedibile i giovani devono avere la facoltà dell’«imparare continuo», con una buona dose di creatività e di problemi solving.

La collaborazione come nuova norma di leadership
E qui entra in gioco la componente geografica. Quali sono i Paesi che seguono i trend? Quelli che - grazie all’innovazione tecnologica - offrono più opportunità? A dare la risposta è il 2017 Global Competitiveness Talent Index (Gtci), il report stilato ogni anno dal gigante delle risorse umane Adecco insieme alla business school francese Insead e allo Human capital leadership institute (Hcli) di Singapore. Il rapporto 2017 analizza gli effetti del cambiamento tecnologico nell’abilità di attrarre talenti, sostenendo che mentre i lavori a tutti i livelli continuano ad essere sostituiti dalle macchine, la tecnologia è anche la creazione di nuove opportunità. Tuttavia, le persone e le organizzazioni dovranno adattarsi a un ambiente di lavoro in cui la tecnologia acquisita, le competenze delle persone, la flessibilità e la collaborazione sono fondamentali per il successo, e in cui le reti orizzontali stanno piano piano sostituendo le gerarchie. E’ la collaborazione la nuova norma di leadership.

I Paesi che attraggono più talenti
Secondo il report sono Svizzera e Singapore, rispettivamente il Paese e la città che sono in grado di attrarre nuovi talenti. Questo perché più tecnologiche, flessibili e connesse. Ma ad avere la meglio sono, senza dubbio, i paesi scandinavi che occupano ben quattro postazioni nelle prime 10 nazioni della classifica (Svezia, Danimarca, Finlandia e Norvegia). Il Regno Unito e gli Stati Uniti si collocano rispettivamente terzo e quarto posto. La città che in assoluto è capace di attrarre più talenti è Copenhagen, seguita da Zurigo ed Helsinki. L’America, con San Francisco, è solo al quarto posto. Segno che qualcosa sta cambiando.

L’Italia annaspa
L’Italia, ormai, non ci sorprende più. Annaspa. Anche quando recupera 5 posizioni, rispetto al precedente report, resta comunque mediocre. Al 40esimo posto su 118. Di fatto, sono 30 i gradini che separano la nostra posizione dalle prime Top Ten. Va meglio per alcune città capoluogo di provincia come Bologna (26 esima posizione) , Milano (31esima) e Torino (35esima), che conquistano posizioni rispettabili nella graduatoria dei centri capaci di attrarre talenti internazionali, grazie anche a fattori di valutazione come qualità della vita e presenza di atenei. Abbiamo tanti talenti, ma non siamo capaci a tenerceli, detto in parole povere. A pesare sono anche il peso fiscale, l’espulsione di talenti e competenze effettive dei manager. In questo ultimo indicatore ci collochiamo alla 103esimo posto: una posizione che per i report è lo specchio di una concentrazione di poteri nelle mani di dirigenti favoriti non tanto da qualifiche o riconoscimenti conquistati sul campo, quanto da legami privati.