27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
lombardia in testa

Cresce il numero di startup, nel 2015 valore di produzione pari a 600 milioni di euro

L’incidenza delle startup innovative sul totale delle società di capitali italiane si attesta ora a quota 0,4%, in aumento rispetto allo 0,38% di fine giugno e allo 0,35% di fine marzo

ROMA - Cresce ancora il numero delle startup innovative iscritte al Registro delle Imprese, raggiungendo quota 6363, in aumento di 420 unità rispetto alle fine di giugno con un aumento in percentuale pari a 7,07%. Sono questi i dati emersi 9° rapporto trimestrale sui principali trend demografici e finanziari delle startup innovative italiane, realizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con InfoCamere e UnionCamere. A differenza dei report presentati, quello emerso dalle più recenti elaborazioni, permette per la prima volta di esaminare i dati relativi ai bilanci 2015, indicativi di 3853 sulle 6363 startup iscritte.

Il valore della produzione
Il valore della produzione media nel 2015 è pari a circa 152 mila euro (+38 mila euro sulla media precedente, relativa ai bilanci 2014, +33,42%). La metà delle startup innovative ha prodotto nel 2015 non più di 30.860 euro (il valore mediano rilevato nel rapporto precedente con riguardo ai bilanci 2014 era pari a 21.303. Ne consegue che l’incremento è stato di 9.557 euro, +44.86%. L’attivo è pari in media a circa 274mila euro a startup innovativa (+60 mila euro rispetto alla media risultante dai bilanci 2014, +28%); la metà delle startup innovative non supera 74 mila euro di attivo (+12 mila euro, pari a un incremento del 19,35%). Le startup innovative per le quali si dispone dei bilanci 2015 hanno registrato in tale esercizio una produzione complessiva pari a 585.211.807 euro. Per ogni euro di produzione le startup innovative generano in media 18 centesimi di valore aggiunto (contro 15 nel 2014), un dato inferiore rispetto a quello del complesso delle società di capitali (22 centesimi). Limitatamente alle imprese in utile, le startup generano, invece, più valore aggiunto sul valore totale della produzione rispetto alle società di capitali (32 centesimi contro 22).

Lombardia sempre leader delle startup
Per ciò che attiene alle altre rilevazioni, il report non si discosta molto dai precedenti. La maggior parte delle startup (70,52%) continua a fornire servizi alle imprese (produzione software e consulenza informatica). Il 19,6% opera nei settori dell’industria in senso stretto (su tutti: fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, 3,8%; fabbricazione di macchinari, 3,5%; fabbricazione di apparecchiature elettriche, 2,2%) mentre il 4,4% opera nel commercio. La Lombardia resta la regione con più startup innovative 1.382, pari al 21,72% del totale nazionale. Seguono l’Emilia-Romagna con 782 (12,29%), il Lazio 625 (9,82%), il Veneto 492 (7,73%) e la Campania 404 (6,35%), che per la prima volta è entrata tra le prime cinque superando il Piemonte. In coda alla classifica figurano la Basilicata con 48, il Molise con 25 e la Valle d’Aosta con 14 startup innovative. La regione con la più elevata incidenza di startup innovative in rapporto al totale delle società di capitali è il Trentino-Alto Adige, con 105 startup ogni 10mila imprese. Seguono le Marche con 77, l’Emilia-Romagna con 70, il Friuli Venezia-Giulia con 63 e la Valle d’Aosta con 62. In valore assoluto Milano è la provincia in cui è insediato il numero più elevato di startup innovative: 935, pari al 14,69% del totale nazionale. Seguono Roma con 539 (8,47%), Torino con 299 (4,7%), Bologna con 203 (3,19%) e Napoli con 202 (3,17%). Tutte le altre province che figurano tra le prime dieci, vale a dire Modena, Trento, Firenze, Padova e Brescia, superano le 100 unità.