Google lancia gli assistenti vocali Home e Allo per parlare con noi
Google vuole parlare con noi e lo fa lanciado Google Home e Allo, sistemi di intelligenza artificiale avanzata in grado di rispondere e interagire con l'utente attraverso comandi vocali

SAN FRANCISCO - Tempo fa era solo un motore di ricerca che trovava le risposte alle nostre domande, ora è un mondo parallelo in completa evoluzione. Google lancia nuovi servizi per interagire sempre più con gli utenti: Google Allo e Home.
Google Home
L’obiettivo di Google - e non solo - è quello di creare un nuovo modello di interazione con la macchina, al nostro tempo rappresentato dai dispositivi mobili come smartphone e tablet che hanno preso il sopravvento sui dispositivi fissi e sono in grado di rispondere prontamente alle nostre esigenze. Google va oltre i competitor, oltre quel Siri già scoperto e lanciato da Apple. Si chiama Google Home e il suo obiettivo è capire cosa vuole l’utente addirittura anticipando le sue richieste, la forma più avanzata di intelligenza artificiale. E, così, potrà aiutarci a comprare i biglietti per le vacanze, trovare il ristorante ideale per i nostri gusti alimentari, potrà guidarci alla destinazione desiderata con facilità. Si tratta di uno speaker intelligente ad attivazione vocale che permette di ascoltare musica, gestire gli impegni quotidiani semplicemente parlando, come fareste con un vostro amico o collega. "Con un semplice comando vocale potrete chiedere a Google Home di riprodurre una canzone, impostare un timer per il forno, controllare lo stato del vostro volo o spegnere le luci di casa", spiega Big G. Google Home sarà integrato negli smartphone, negli smartwatch e nei device per automobili. Del resto, secondo le statistiche, un quinto delle ricerche in Usa sono fatte tramite la voce, un 50%, invece, avviene dal telefonino.
Google Allo
Ma Google non si ferma e lancia Allo, la nuova app di messaggistica online che, proprio come WhatsApp, è connessa al numero di telefono dell’utente, ma altresì all’account Google. Con tanto di assistente vocale incorporato Allo suggerisce risposte all’utente ed è in grado di riconoscere le immagini come se le cercassimo sul motore. Dopo gli ultimi episodi in materia di violazione della privacy, l’app dovrebbe avere una crittografia elevata e la possibilità di chattare in modo anonimo, così da eliminare la chat alla fine della conversazione. Insieme arriverà anche l’app Duo per le videochiamate. "Se state organizzando una cena tra amici - spiega a titolo di esempio Big G - potrete chiedere all’assistente di consigliarvi un ristorante nelle vicinanze, sempre restando all’interno della conversazione». Ma non finisce qui perché Google ha pensato a diventare un vero e proprio assistente sociale: nel caso non sapessimo che tipo di risposta inviare a un determinato messaggio, Google ci fornirà dei suggerimenti basati sul contesto, utilizzando all’occorrenza anche emoji, sticker e foto. Rapporto un po’ troppo intimo? Il colosso di Mountain View assicura che i dati non saranno salvati sui suoi server e che le chat saranno protette da crittografia end-to-end. Sta a noi fidarci o meno.
L’intelligenza artificiale
Il machine learning e l’intelligenza artificiale stanno cambiando non solo l’informatica, ma anche il modo in cui affrontiamo problemi che prima d’ora non siamo mai stati in grado di risolvere. Le opportunità sono ancora maggiori se si sfrutta la potenza degli strumenti open source per mettere a disposizione queste tecnologie a tutta la community degli sviluppatori. «Immaginate quello che potremmo fare se utilizzassimo queste tecnologie tutti insieme per affrontare le sfide del cambiamento climatico, oppure in ambito medico o educativo - dice Big G -. A mano a mano che le nostre tecnologie di machine learning e intelligenza artificiale diventeranno più intelligenti e versatili, alcune di queste possibilità cominciano ad apparirci all’orizzonte. Si, stiamo vivendo un periodo storico davvero eccitante».
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