Facebook modifica l'algoritmo: ecco cosa cambia
Facebook cambia algoritmo e dà precedenza ai contenuti editoriali di qualità che catturano maggiormente l'attenzione dell'utente. Al bando i titoli attira clic
ROMA - Facebook cambia algoritmo, ancora una volta. Dopo le ultime analisi che hanno confermato la perdita di interesse da parte degli utenti nella condivisione dei post e nella pubblicazione di contenuti personali, ecco che Mark Zuckerberg interviene pronto ad offrire al proprio popolo, composto da poco meno di 1,6 miliardi di persone, un social network di qualità.
Facebook cambia algoritmo
Le nuove modifiche dell’algoritmo, infatti, sono alla base del News Feed e intervengono, per l’ennesima volta, sul genere e sulla provenienza dei contenuti che vediamo scorrere sulla nostra home page. Risultato? Saranno premiate le notizie che catturano l’attenzione dell’utente che dovrà superare almeno un minuto. Al bando i post editoriali attira clic, dai titoli catastrofici o postati esclusivamente con l’intenzione di generare interazione. Vinceranno gli articoli in grado di tenere il lettore attaccato allo schermo, compresi gli Istant Articles e il resto del materiale pubblicato online che sarà valutato in base alla diversità dalla fonte e in base a quanto tempo l'utente dedicherà alla pagina. Spalle al muro, dunque, per tutte quelle testate editoriali che cercano di sopravvivere online con contenuti di bassa qualità e notizie spazzatura. Saranno obbligati a cambiare registro se vorranno sopravvivere alle leggi dettate da Mark Zuckerberg che sta trasformando Facebook ancor più in una vetrina editoriale, diventando sempre più un canale al quale risulta impossibile rinunciare. Di fatto le testate editoriali online, oggi, sopravvivono in larga percentuale grazie al social network blu, una vera e propria vetrina, che nel tempo si è dimostrata essere, a conti fatti, quasi più performante delle reti media televisive.
Cosa cambia per gli utenti
Gli utenti potranno avere a disposizione materiale molto più interessante, dato che Facebook premierà quegli articoli - non necessariamente più lunghi - ma in grado di tenere l’utente inchiodato allo schermo per oltre un minuto. In poche parole Facebook metterà in mostra solo gli articoli letti veramente, premiando la diversità degli stessi rispetto alla fonte. Lavoro duro per gli editori, la cui novità ha fatto venir i capelli dritti a più. Non solo perché Facebook è un enorme generatore di traffico, ma anche perché sono davvero molte le testate che a causa delle precedenti modifiche dell’algoritmo del social network hanno dovuto reinventarsi o, addirittura, chiudere i battenti. Insomma, la sfida è aperta. Largo spazio alla qualità.
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