24 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Tecnologia sportiva

Second Skin, il tessuto per gli atleti che respira come i polmoni

Il materiale sarà in grado di reagire al sudore e, al contempo, richiudere i propri pori per evitare un eccessivo raffreddamento. Il tessuto è stato creato attraverso lo studio del batterio Bacillus subtilis

NEW YORK - Un tessuto che migliorerà le prestazioni sportive in grado di espandersi e ritrarsi proprio come fanno i nostri polmoni quando respiriamo. E se si chiama Second Skin non è di certo un caso. Il tessuto è stato messo a punto da bioLogic, un’équipe di ricerca del Tangibile Media Group al Massachusetts Institute of Technology.

Come funziona Second Skin
Il tessuto ipertecnologici è costituito a base di biomateriali. Nella fattispecie il team guidato da Hiroshi Ishii ha studiato una proprietà del batterio Bacillus subtilis, in grado di espandersi e contrarsi al variare dell’umidità atmosferica. Grazie a tecniche avanzate di stampa 3D di materiali biologici, gli scienziati sono riusciti ad assemblare colonie batteriche (precedentemente coltivate in laboratorio) e a inserirle in un tessuto che si comporta, per l’appunto, come una «seconda pelle»: è in grado di reagire e adattarsi al calore e al sudore, permettendo a quest’ultimo di evaporare mantenendo costante la temperatura corporea. Ancora una volta la stampa 3D è in grado di soddisfare le esigenze umane e di produrre con estrema facilità materiali biologici, assimilabili a quelli umani. La frontiera dei tessuti umani e degli organi è più che mai raggiunta, come dimostrano le recenti performance dei ricercatori.

La commercializzazione di Second Skin
L’obiettivo è creare una sorta di comunicazione virtuale tra il corpo dell’atleta e il tessuto in modo tale che quest’ultimo possa adattarsi meglio alle esigenze dell’uomo. L’équipe del Mit, assieme all’azienda di abbigliamento sportivo New Balance, sta lavorando per applicare la tecnologia allo sviluppo di abiti che consentano agli atleti una migliore regolazione della propria temperatura corporea durante lo sforzo fisico, migliorando così le prestazioni. Il materiale sarà in grado di reagire al sudore e, al contempo, richiudere i propri pori per evitare un eccessivo raffreddamento.