29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Dopo lo scandalo foto

Privacy, Apple corre ai ripari

L'azienda di Cupertino d'ora in poi notificherà subito gli utenti sia di qualunque tentativo di cambiare una password che di recuperare dati di iCloud attraverso nuovi dispositivi o computer e in caso di primo login. Intanto per Apple arrivano nuove accuse di violare i diritti dei lavoratori.

NEW YORK - Dopo lo scandalo del furto di foto di decine di celebrity, Apple corre ai ripari. L'amministratore delegato Tim Cook, infatti, ha annunciato una serie di nuove misure sulla sicurezza del suo servizio iCloud. In un'intervista al Wall Street Journal, ha negato che l'azienda abbia un atteggiamento troppo rilassato sulla sicurezza: d'ora in poi notificherà subito gli utenti sia di qualunque tentativo di cambiare una password che di recuperare dati di iCloud attraverso nuovi dispositivi o computer e in caso di primo login.

ICLOUD SICURO - Cook ha anche confermato che i furti di foto di star nude sono avvenute entrando direttamente negli account e non facendo breccia nel sistema di iCloud. Le preoccupazioni per la sicurezza del servizio cloud di Cupertino tuttavia non frenano il progetto di Apple per i prossimi suoi dispositivi iPhone e iWatch, che potrebbero essere presentati il 9 settembre.
Potrebbero essere forniti della tecnologia wireless NFC, da Near-Field Communication. Apple la considera sicura e servirà anche a facilitare il collegamento tra il nuovo telefonino e lo smartwatch.

LAVORO, NUOVE ACCUSE - Mentre le sue azioni stanno per toccare i massimi storici, Apple dovrà affrontare nuove accuse di violare i diritti dei lavoratori. Ne parla il New York Times. Il caso riguarda gli operai di una fabbrica di Catcher Technology, nella città di Suqian, in Cina. Catcher produce lo scheletro esterno di metallo per iPad e alcune componenti di iPhone oltre a lavorare per altre compagnie hi-tech. Secondo le accuse - che arrivano dal gruppo non profit ambientalista Green America e da China Labor Watch, un gruppo di tutela dei lavoratori con sede a New York - gli operai sarebbero sottoposti a orari massacranti e costretti a maneggiare agenti chimici tossici senza la protezione adeguata.
Apple da parte sua ha dichiarato che «c'è spazio per un miglioramento delle attività di Catcher» e ha predisposto un'indagine interna. La fabbrica era impegnata nella costruzione dello scheletro di alluminio per un nuovo modello di iPad e di componenti dell'iPhone 5.
La Cina rimane il Paese dove risiedono la maggior parte di fornitori della Apple, e dove la maggior parte dei prodotti dell'azienda vengono assemblati. Sia Apple che altri giganti del settore, come Samsung, sono stati accusati in questi anni di non fare abbastanza per tutelare le condizioni di lavoro nelle proprie fabbriche.