La bicicletta che cambia marcia col pensiero
La bicicletta ha la meccanica delle corone collegata a trasduttore degli impulsi elettrici provenienti da un sistema elettronico di lettura delle onde cerebrali
ROMA - Toyota e Parlee Cycles stanno collaborando a un progetto di bicicletta le cui marce non richiederanno più l'uso della mano per essere cambiate. La bicicletta ha la meccanica delle corone collegata a trasduttore degli impulsi elettrici provenienti da un sistema elettronico di lettura delle onde cerebrali. Il sistema ha il componente fondamentale in un caschetto neuronale, dotato di elettrodi che devono essere appoggiati sul cranio del ciclista. Quando il ciclista pensa di cambiare marcia, cioè di aumentarla o diminuirla, il sistema interpreta i segnali cerebrali, realizzando sulla meccanica della bicicletta ciò che il ciclista avrebbe voluto fare.
PER ORA NESSUNA APPLICAZIONE PRATICA - Il progetto è pensato anche per permettere di cambiare direzione di percorso verso destra o sinistra usando il solo potere della mente. Il sistema si completa con un iPhone montato sul manubrio, da cui si possono leggere anche informazioni interessanti come la velocità, lo spazio percorso, la cadenza, la marcia innestata e via discorrendo. Non si parla per ora di applicazioni pratiche: queste esperienze servono principalmente per sviluppare sistemi che poi potranno avere numerosi campi d'uso, in particolare per i disabili.