18 aprile 2024
Aggiornato 20:30
L'offerta pubblica iniziale da 5 miliardi è attesa in primavera

Facebook, presentata la richiesta di collocamento in Borsa

L'offerta pubblica iniziale, attesa nel secondo trimestre, farà schizzare il valore del social network a una cifra compresa tra 75 e 100 miliardi di dollari e sarà una delle più ricche di sempre

NEW YORK - E' arrivato finalmente il momento che il mondo della finanza stava aspettando. Facebook ha presentato i documenti necessari per l'Ipo alla Sec, la Consob americana, e ha compiuto così un passo cruciale per il tanto atteso sbarco a Wall Street. L'offerta pubblica iniziale, attesa nel secondo trimestre, farà schizzare il valore del social network a una cifra compresa tra 75 e 100 miliardi di dollari e sarà una delle più ricche di sempre. Facebook ha fissato il rendimento dell'Ipo alla cifra indicativa di 5 miliardi di dollari che, come spiegano gli analisti sentiti dal Wall Street Journal, potrà aumentare fino a 10 miliardi di dollari.

L'azienda californiana ha detto di avere fatto 3,72 miliardi di utili nell'intero 2011 su un fatturato di un miliardo di dollari. Un risultato positivo ma inferiore alle stime degli analisti, che prevedevano un giro d'affari di 4,27 miliardi di dollari. E' stato rivelato anche il compenso complessivo del fondatore Mark Zuckerberg, pari a 1,49 milioni di dollari su 500.000 dollari di stipendio base. Il numero uno di Facebook, tuttavia, ha promesso che a partire dall'1 gennaio 2013 abbasserà il suo stipendio base alla cifra simbolica di un dollaro, come fece il fondatore di Apple Steve Jobs. Il colosso di Palo Alto, che vanta 845 milioni di utenti e 3.200 dipendenti, ha scelto la banca Morgan Stanley come sottoscrittore principale dell'Ipo, insieme a JP Morgan, Goldman Sachs, Bank of America, Barclays e Allen & Co.

Non è ancora chiaro, invece, se la quotazione avverrà sul Nasdaq o sul Nyse. La decisione di Facebook sarà fondamentale per i due indici, che hanno da tempo gli occhi puntati su quella che probabilmente sarà l'Ipo tecnologica maggiore di tutti i tempi. Sarà così messo in ombra lo sbarco di Google, che nel 2004 raccolse 1,9 miliardi di dollari. In una lettera agli azionisti, l'amministratore delegato Mark Zuckerberg ha detto che il focus resterà focalizzato sullo sviluppo e non sul ricavato. «Non facciamo servizi soltanto per guadagnare», ha detto, «sempre più clienti vogliono usare servizi da aziende che credono in qualcosa al di là del profitto».