Spazio, primo lancio dei cosmonauti russi dopo l'incidente della Soyuz
Tre uomini decolleranno alle 5.14 ora italiana di domani a bordo d'una navetta Soyuz-TMA lanciata grazie a un razzo Soyuz-FG. Sonda russa per Marte, dove e quando cadrà su Terra?
MOSCA - La Russia fa ripartire i suoi lanci con equipaggio. Nelle prime ore di domattina dal cosmodromo russo in Kazakistan di Baikonur partirà la prima missione dopo che, ad agosto, una navetta Progress dopo un guasto al vettore Soyuz è precipitata in Siberia.
Tre uomini decolleranno alle 5.14 ora italiana di domani a bordo d'una navetta Soyuz-TMA lanciata grazie a un razzo Soyuz-FG. I cosmonauti russi saranno Anton Chklaperov e Anatoli Ivanichin. A bordo ci sarà anche l'astronauta statunitense Dan Burbank. Sostituiranno a bordo della stazione spaziale internazionale (ISS) gli astronauti Mike Fossum (Usa) e Satoshi Furukawa, oltre al cosmonauta Sergei Volkov.
L'incidente di agosto ha messo in discussione la tenuta della Soyuz, forte di 1.800 lanci riusciti. E' stato attribuito a «negligenze» nell'assemblaggio e nel controllo del vettore. L'incidente ha privato di approvvigionamenti l'ISS e ha rimandato di due mesi il lancio del nuovo equipaggio della stazione spaziale, che era previsto per settembre. L'ultimo lancio di un equipaggio era avvenuto a giugno.
Sonda russa per Marte, dove e quando cadrà su Terra? - Abbandonate ormai le speranze di correggere la traiettoria e salvare la sonda interplanetaria Phobos-Grunt, lanciata dalla Russia verso Marte, i tecnici di tutto il mondo procedono con i calcoli per stabilire il momento e il luogo della caduta sulla Terra.
Il NORAD (North American Aerospace Defense Command; in italiano: Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America) indica il 26 di novembre come la data più probabile. Rientrando nell'atmosfera terrestre la Phobos-Grunt dovrebbe praticamente disintegrasi, incluse le 10 tonnellate di combustibile tossico che trasporta, e al suolo dovrebbero arrivare solo frammenti. Ma alcuni di questi sono stati progettati proprio per resistere all'ingresso dell'atmosfera terrestre e potrebbero arrivare al suolo intatti. Con le sue 12 tonnellate, la sonda russa è il doppio del satellite statunitense Uars, caduto alla fine di settembre.
La stazione automatica Phobos-Grunt è stata lanciata da Baikonur nella notte tra martedì e mercoledì e, quando è entrata nell'orbita terrestre, non è riuscita a orientarsi verso i punti di riferimento solari e stellari, fallendo quindi le manovre che l'avrebbero dovuta portare nell'orbita di Marte.