29 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Le rivelazioni di Wikileaks

«Il Governo cinese dietro gli hacker contro Google»

Lo sostengono i dispacci inviati dall'Ambasciata Usa a Pechino e rivelate da WikiLeaks

WASHINGTON - Gli attacchi di hackers cinesi contro Google - che costrinsero il motore di ricerca a lasciare la Cina - è stato orchestrato da alcuni membri di primo piano del Politburo, secondo le informazioni riservate inviate dai diplomatici americani al Dipartimento di stato a Washington e rivelate da WikiLeaks.
Un autorevole politico cinese decise di lanciare la battaglia contro Google, dopo aver digitato il proprio nome sul motore di ricerca e aver trovato articoli molto critici nei suoi confronti. Da questo semplice evento sembra quindi sia partito l'assalto a Google, che lo obbligò a gennaio ad «abbandonare un mercato potenziale di 400 milioni di internauti cinesi» e scatenò polemiche a livello internazionale sulla censura cinese.
Nel cablogramma dell'ambasciata americana a Pechino si legge anche che le «incursioni» per forzare la posta elettronica di alcuni dissidenti cinesi siano state ordinate da alcuni membri del politburo, organo dirigente del partito comunista cinese.