19 agosto 2025
Aggiornato 00:30
«E' un guasto, non censura»

Google irraggiungibile in Cina per alcune ore

Situazione ritornata alla normalità. Mountain View parla di «problema tecnico»

SAN FRANCISCO - Google ha accusato la censura cinese di aver bloccato per alcune ore il suo sito di Hong Kong, dopo avere in un primo tempo parlato di «motivi tecnici». La situazione sembra tuttavia tornata alla normalità: il disservizio riguardava esclusivamente le funzionalità del motore di ricerca, mentre ad esempio le mappe o la musica erano utilizzabili normalmente dagli utenti.

LA «MURAGLIA» CINESE - Uno degli elementi che può fare pensare a un guasto tecnico è che al momento risulta bloccata la sola funzione di ricerca di Google. Gli altri servizi come Youtube e Maps funzionano regolarmente. Pechino non commenta neanche dopo le parole «pacifiche» di Big G, ma se si trattasse di un'ulteriore puntata della delicata vicenda, porterebbe la Cina sullo stesso piano di strategia tecnologica scelto dall'azienda di Mountain View. Tu mi censuri? Io vado dove non mi puoi censurare. Tu vai dove non ti posso censurare? Io impedisco che i tuoi risultati arrivino a chi non li deve vedere. Uno scenario bellico.

Google ha deciso di ritirarsi dal mercato cinese in seguito ai numerosi attacchi informatici contro le caselle di posta elettronica appartenenti a oppositori e difensori dei diritti umani cinesi, trasferendo le proprie attività ad Hong Kong.

PROBLEMI ANCHE PER YAHOO - Gli account Yahoo e-mail di almeno tre corrispondenti e un analista stranieri in Cina sarebbero stati violati. «Abbiamo rilevato un problema sul tuo account», si leggeva nel messaggio a tutto schermo comparso ai quattro professionisti residenti in Cina. Una volta contattata Yahoo almeno uno è stato avvertito della compromissione «artificiale» del suo account.